«Operatori e strutture sanitarie hanno tempo fino al 2 ottobre, visto che la scadenza ordinaria del 30 settembre coincide con un sabato, per trasmettere al Sistema Tessera Sanitaria, esclusivamente per via telematica, registrandosi nell’ambiente dedicato nel sito del Mef https://sistemats1.sanita.finanze.it/portale/, i dati delle spese sanitarie sostenute dai loro pazienti o clienti nel primo semestre 2023, così come risultano dai documenti fiscali rilasciati. Saranno utilizzati dall’Agenzia delle Entrate per predisporre la dichiarazione dei redditi precompilata 2024 relativa ai redditi 2023». È quanto evidenziato dall’Agenzia delle Entrate, la quale ha ricordato che il provvedimento riguarda anche le farmacie, sebbene, in questo caso non sia necessaria alcuna registrazione all’ambiente dedicato, in quanto le farmacie sono già pronte per l’invio in questione.
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Le strutture obbligate all’invio, comprese le farmacie
Come evidenziato dall’Agenzia, «sono chiamati all’adempimento le strutture sanitarie accreditate al Servizio sanitario nazionale, le strutture appartenenti alla Sanità militare, le farmacie e le parafarmacie, i medici chirurghi, gli odontoiatri, i professionisti sanitari, come psicologi, veterinari o infermieri e gli iscritti ai nuovi albi previsti dal decreto ministeriale del 13 marzo 2018, come i logopedisti e i tecnici sanitari di laboratorio, e tanti altri. Negli anni, infatti, la platea dei soggetti obbligati all’invio dei dati in questione al Sistema TS è stato man mano ampliato in modo da rendere sempre più completa la dichiarazione precompilata a disposizione dei contribuenti». Ultimi arrivati, con il decreto Mef del 22 maggio 2023, gli infermieri pediatrici iscritti nell’apposito albo.
Il calendario dell’invio dei dati al Sistema TS per la precompilata
Il decreto Mef 27 dicembre 2022 ha ridisegnato il calendario per la trasmissione dei dati, fissando all’articolo 2 le seguenti scadenze. Nel dettaglio «entro il 30 settembre 2023, per le spese sostenute nel primo semestre dell’anno 2023», «entro il 31 gennaio 2024, per le spese sostenute nel secondo semestre dell’anno 2023» e «entro la fine del mese successivo alla data del documento fiscale, per le spese sostenute dal 1° gennaio 2024». Dunque, alla luce di quanto evidenziato, come ricordato dall’Agenzia, «dal prossimo anno entrerà a regime il calendario ordinario che prevede la trasmissione dei dati entro la fine del mese successivo alla data del documento fiscale».
Diritto di opposizione da parte del contribuente
La stessa Agenzia ha poi ricordato che «il contribuente può opporsi all’utilizzo delle spese sanitarie sostenute per l’elaborazione della dichiarazione precompilata sia al momento dell’emissione del documento fiscale comunicando il suo rifiuto (o, nel caso di scontrino parlante, non comunicando il codice fiscale riportato sulla tessera sanitaria) sia successivamente: in particolare, con riferimento ai dati aggregati relativi a una o più tipologie di spesa, inviando una comunicazione all’Agenzia delle Entrate dal 1° ottobre dell’anno di riferimento fino al 31 gennaio dell’anno successivo (salvo proroghe) oppure al Sistema Tessera Sanitaria dal 9 febbraio all’8 marzo in relazione a ogni singola voce di spesa». In ogni caso, «la scelta può non essere definitiva, la spesa può essere infatti inserita nella fase di modifica o integrazione della dichiarazione precompilata, purché sussistano i requisiti per la detraibilità delle spese sanitarie previsti dalla legge».
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