Nella farmacia in continua evoluzione diventa imprescindibile aggiornarsi costantemente, sia per acquisire nuove conoscenze professionali e normative sia per condividere l’esperienza sul campo con i colleghi. Secondo Paola Brusa, docente del Dipartimento di Scienza e Tecnologia del Farmaco dell’Università degli Studi di Torino, la formazione post-laurea deve essere sia teorica sia pratica. In un’intervista a FarmaciaVirtuale.it, Brusa evidenzia che «dopo la laurea e l’iscrizione all’Albo l’aggiornamento professionale del farmacista è fondamentale perché le attività che vengono richieste in farmacia cambiano in continuazione, come abbiamo visto in questi anni con tamponi e vaccini». Secondo la docente «è inoltre molto importante che i professionisti sul territorio si incontrino, condividano le proprie esperienze e aggiornino il modus operandi all’interno delle loro farmacie, cercando di offrire agli utenti il servizio migliore, il più omogeneo possibile e, nello stesso tempo, anche remunerativo perché la farmacia è pur sempre un’azienda».
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L’importanza dell’aggiornamento pratico su servizi e galenica
Un aspetto sottolineato dalla docente è l’importanza di includere nella formazione anche attività pratiche, nelle quali i farmacisti devono essere aggiornati per svolgere al meglio il proprio lavoro in farmacia. Secondo quanto evidenziato «è molto importante scendere in campo con un aggiornamento sulle attività pratiche che permetta ai farmacisti di raggiungere risultati eccellenti nella gestione dei nuovi servizi e della galenica. Le analisi di primo e secondo livello richiedono l’uso di apparecchiature in continua evoluzione, che bisogna essere in grado di usare per massimizzare i risultati. Quanto alla galenica, è fondamentale sottolineare che, pur essendo un’attività storica, oggi ha assunto un significato diverso, ovvero quello di offrire agli utenti quello che non offre l’industria. E pur essendo molto poco perché oggi l’industria offre quasi tutto, quel “poco”, che può riguardare pazienti con patologie particolari o pazienti pediatrici, deve essere di qualità eccellente. Ciò significa che deve esserci un’eccellente collaborazione tra medici prescrittori e farmacisti, chiamati a produrre un medicinale a tutti gli effetti, che deve risponde ai requisiti di qualità per essere efficace. Per questo è molto importante avere scuole che diano ai farmacisti gli strumenti adeguati per svolgere questo tipo di attività perché i professionisti siano sicuri di sé quando procedono all’allestimento di medicinali galenici».
L’offerta formativa universitaria post-laurea
Brusa, che segue i farmacisti nel percorso post-laurea perché crede nella formazione continua, porta come esempio le attività formative dell’Università degli Studi di Torino. Nel dettaglio «il nostro Ateneo offre diversi tipi di corsi, tra cui il Master Chiara Colombo in farmacia territoriale, percorso formativo stimolante perché permette di condividere in aula le proprie esperienze con molti altri colleghi. Offriamo poi un master executive, indirizzato a professionisti già sul campo, per formare la futura classe dirigente. I destinatari sono in genere giovani sotto i quarant’anni, ai quali vengono fornite conoscenze e competenze per comunicare e affrontare i decisori pubblici e le associazioni di categoria, così da poter entrare a far parte di consigli direttivi del sindacato o degli Ordini professionali. Anche in questo tipo di master la condivisione si è rivelata molto arricchente per tutti, relatori e discenti».
L’intervista integrale
È possibile visionare l’intervista integrale aprendo questo collegamento
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