Nel corso dell’evento Data room, svoltosi il 10 giugno 2021, Nicola Posa, amministratore delegato di Shackleton Consulting ed Elena Folpini, general manager di New Line Ricerche di Mercato, hanno presentato l’andamento del canale farmacia aggiornato ad aprile 2021. Da quanto emerso dalle rilevazioni di Shackleton, nel mese considerato il fatturato totale del settore è aumentato del 7,5% rispetto ad aprile 2020, raggiungendo un valore pari a circa 103 milioni euro. Di tale somma, il 56,8% è rappresentato dai farmaci etici a uso umano che, con circa 58,7 milioni di euro, registrano un incremento del 7,6% rispetto ad aprile 2020. Il restante 43,2%, pari a 44,7 milioni euro, deriva dalla vendita di prodotti commerciali, che segnano a loro volta una crescita del 7,3%. Esaminando le principali categorie, si riscontra un calo del 3,8% del fatturato complessivo del comparto sanitari, all’interno del quale la medicazione registra una flessione del 25,1%, mentre gli elettromedicali segnano una contrazione del 15,9%. Decisamente positivo, invece, è il trend dei prodotti per l’ortopedia, con un incremento del fatturato del 61,7%, e di quelli per la diagnostica, che chiudono aprile con una crescita a tre cifre, pari a +411,4%. Ampliando l’analisi ai dodici mesi terminanti ad aprile 2021 (periodo da maggio 2020 ad aprile 2021), il fatturato totale della farmacia evidenzia un calo del 4,1% rispetto al medesimo periodo dell’anno precedente.
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Crescono dermocosmetica e veterinaria, cala l’omeopatia
In base alle rilevazioni di New Line Ricerche di Mercato, tra gennaio e aprile 2021, si osserva un calo del 5,1% per l’area commerciale della farmacia. In termini di sell-out a valore il segmento più importante è l’automedicazione, che rappresenta il 55,7% del fatturato totale del comparto ma che, nel periodo considerato ha subito un calo del 10,3%. La dermocosmetica rappresenta la seconda categoria merceologica per peso a valore, con una quota del 16,2%, seguita dai sanitari (12,9%), in crescita rispettivamente del 3,9% e del 4,8%. Tra gli altri prodotti commerciali, i presidi in convenzione rappresentano il 6,3% del fatturato totale e registrano un calo del 5,3%, contrariamente alla veterinaria, che detiene una quota del 3,9% e mostra un incremento a valore dell’11,5%. Alimenti dietetici e omeopatia generano le quote più esigue rispettivamente pari al 3,5% e all’1,3% e mostrano entrambe una contrazione a valore (-4,3% e -8,6%).
Meno scontrini ma dal valore più elevato
Durante il Data Room, New Line Ricerche di Mercato ha presentato anche i dati relativi all’affluenza dei pazienti in farmacia. Gli ingressi medi giornalieri tra gennaio e aprile 2021 si sono attestati tra le 170 e le 180 persone. Nello stesso periodo gli scontrini medi battuti sono stati circa 174,8 al giorno, in calo del 7,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. È però aumentato il valore medio per scontrino che, raggiungendo 27,40 euro, segna un incremento dell’1,3%. I pezzi medi per scontrino scendono invece dell’1,1%, attestandosi a 2,7.
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