«L’approvazione di un emendamento presentato nel Consiglio regionale della Puglia che stabilisce che nei Sert, nelle case di cura private e nelle case di riposo, ove vengono usati farmaci, l’approvvigionamento, l’allestimento e la distribuzione degli stessi, deve avvenire sotto la responsabilità di un farmacista laureato ed abilitato, induce più di una osservazione allargata a livello nazionale». È il commento di Fabio Romiti, vicepresidente del Movimento nazionale liberi farmacisti (Mnlf). «L’approvazione dell’emendamento – sottolinea il dirigente – dovrebbe essere salutato con entusiasmo da tutta la categoria perché ci dice in maniera chiara ed inequivocabile che senza creare “enclave”, nuovi spazi professionali sono possibili, per allargare e non restringere le opportunità lavorative dei farmacisti italiani».

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Alla luce di ciò, puntualizza Romiti, «questa è la strada giusta per recuperare e riaffermare le proprie competenze, coniugando, al contempo, attraverso queste, le esigenze di risparmio ed appropriatezza dell’attività professionale”». Tuttavia «ora ci aspettiamo – prosegue – che tale provvedimento venga portato da chi è presente in Parlamento, in un contesto nazionale più esteso con la stessa decisione ed alacrità con cui ci si è spesi per provvedimenti riguardanti la farmacia».

Quanto alla farmacia dei servizi, Romiti spiega che «è certamente un’evoluzione necessaria per la farmacia italiana, ma potrebbe non risultare così significativa per la creazione di nuovi posti di lavoro, da qui l’obbligo “morale” per i rappresentanti della categoria di cercare con convinzione altri ambiti ove svolgere la professione, come ad esempio quelli indicati dall’emendamento della Regione Puglia, ma pensiamo anche a quelli persi e mai recuperati in tema d’insegnamento».

È utile ricordare che nell’ottobre del 2018 la proposta iniziale aveva già trovato esito favorevole dal Movimento nazionale liberi farmacisti (Mnlf). Per l’occasione, Vincenzo De Vito, presidente della sigla, aveva rimarcato che «abbiamo fornito il nostro appoggio tecnico e politico alla proposta di legge del neo assessore Borraccino, che prevede una cosa semplice, ma importante: ove si dispensa farmaco questo deve avvenire sotto la responsabilità di un farmacista. Quindi case di cura, cliniche private, case di riposo e tutti i luoghi ove ad oggi sono altri ad occuparsi dei farmaci».

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