Un clip della durata di circa un minuto, a raffigurazione di due lati della stessa medaglia: il primo, quello oscuro, appartenente alla malavita, legato alla produzione in veri e propri scantinati e allo smercio di farmaci ed integratori alimentari attraverso canali web opachi. Il secondo, invece, alla luce del sole, costituito dalla rete delle farmacie territoriali e le relative realtà web, dove gli utenti possono acquistare in tutta sicurezza i prodotti per la loro salute. È questo in sintesi il quadro dipinto in una nuova campagna di comunicazione voluta da Federfarma Roma, lanciata sui canali social del sindacato, al fine di raggiungere gli utenti ed informarli sui rischi derivanti dall’acquisto in rete su siti di dubbia provenienza.
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«Si tratta di un cartone animato con l’intenzione di mostrare agli utilizzatori i pericoli derivanti dall’acquistare su siti Internet non sicuri», spiega a FarmaciaVirtuale.it Vittorio Contarina, presidente di Federfarma Roma. «La campagna anticontraffazione – evidenzia il dirigente – è stata divulgata anche attraverso le farmacie territoriali, con la distribuzione di materiale cartaceo, vale a dire locandine e volantini, al fine di ampliarne la portata mediatica». Attraverso questa campagna, spiega Contarina, «i pazienti devono comprendere che devono acquistare solo in farmacia o sui siti Internet delle farmacie autorizzate. Non è un invito a non comprare online. È un invito a non comprare in determinati siti, dove gli utenti purtroppo acquistano».
Quando ad un ipotetico effetto negativo della campagna di spostamento degli utenti, a partire dalle farmacie fisiche, verso il commercio online, Contarina evidenzia che «non possiamo dire che le farmacie online non esistono. La campagna è rivolta soprattutto agli utenti che comunque comprano online. Se ci sono utenti che comprano online, non possiamo considerare la non esistenza del fenomeno. Il consiglio è dunque di andare in farmacia o nelle farmacie online autorizzate. In sostanza, il messaggio che passa è: “Acquisteresti un medicinale prodotto in un posto simile a quello mostrato del video?”. L’obiettivo è di aumentare il livello di attenzione da parte di chi compra online». A conferma di ciò, commenta Contarina, «la campagna ha avuto successo ed è stata adottata anche da quelle farmacie che non dispongono di un e-commerce, a conferma della validità del messaggio divulgato».
Quanto all’idea di mostrare nel video uno scantinato, Contarina ricorda il comandante dei Nas Cosimo Piccinno: «Il caro generale Piccinno ci fece vedere un vero e proprio ambiente sotterraneo dislocato in Sud America, all’interno del quale operavano dei personaggi che producevano farmaci o pseudo tali. Quegli stessi pseudo farmaci fabbricati in maniera totalmente illecita sarebbero stati poi commercializzati sui siti web illegali di tutto il mondo». Tali prodotti, spiega Contarina, «oltre ad avere una concentrazione – se c’era – di principio attivo inferiore, avevano una serie di tossicità legate ai contaminanti derivanti dal processo di produzione. Inoltre, anche con riferimento all’igiene, venivano allestiti in ambienti del tutto insalubri».
Nell’aprile del 2018 anche l’Ordine dei farmacisti di Roma scese in campo contro la contraffazione. Ciò attraverso l’organizzazione di un dibattito per discutere sulle criticità e le opportunità che orbitano intorno al problema della contraffazione dei farmaci. Due i versanti su cui fu orientata la possibile risoluzione della problematica: da un lato rendere più efficiente ed efficace l’attività di informazione sul problema che i farmacisti svolgono nelle farmacie di comunità, attraverso l’organizzazione di specifici momenti di formazione e aggiornamento professionale. Dall’altro, invece, la realizzazione di un opuscolo informativo che, grazie all’allora collaborazione di Federfarma Lazio, fu messo a disposizione delle farmacie della Regione.
Come è noto, la piaga dei prodotti farmaceutici falsi non riguarda solo l’Italia ed il canale web. Il problema del traffico di medicinali contraffatti era stato oggetto di un’interrogazione depositata lo scorso aprile presso il Parlamento europeo dalla deputata Elisabetta Gardini, del Partito popolare europeo. «Il traffico di medicinali falsi – aveva spiegato la parlamentare – rappresenta un mercato nero in ascesa e particolarmente lucrativo. Perfino più di quello dell’eroina. Secondo i dati dell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS), nel mondo ad oggi un farmaco su 10 risulta essere falso». Si tratta di un problema localizzato in particolare in alcune aree del mondo: in Africa, ad esempio, il tasso raggiunge livelli altissimi, pari a 7 medicinali su 10. Sullo stesso tema era intervenuto Domenico Di Giorgio, direttore dell’ufficio Qualità dei prodotti e contraffazione dell’Agenzia italiana del farmaco, il quale in un’intervista concessa a FarmaciaVirtuale.it aveva ribadito che eradicare la domanda di farmaci illegali è l’unico modo per eliminare i siti Internet che commerciano medicinali contraffatti. Confermando dunque il ruolo cruciale della rete delle farmacie, e più in generale del farmacista, come sentinella a salvaguardia della salute della salute dei pazienti sul territorio.
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