«Il ruolo del farmacista oggi è snaturato». Ad esserne convinta è Rossana Matera, fondatrice della neonata associazione di categoria Futurpharma, secondo la quale a partire dal 2001, con l’uscita di alcuni medicinali a vantaggio di Asl e ospedali, si sono susseguiti numerosi “colpi” inferti al settore. Si è passati poi – ripercorre la farmacista – all’introduzione della possibilità di fare sconti sui farmaci, introdotta nel 2005 dal ministro della Salute Francesco Storace. Quindi c’è stata la nascita delle parafarmacie voluta da Pierluigi Bersani del 2006. Da ultimo, la legge sulla concorrenza dell’agosto 2017 ha demolito anche la prerogativa dell’inscindibilità e specificità del binomio farmacia-farmacista, consentendo al capitale di accedere alla proprietà degli esercizi farmaceutici e aprendo così la porta alla creazione di catene di farmacie».
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«Futurpharma – spiega Matera – nasce da un’esigenza: quella di gridare a tutti che il farmacista esiste e che la sua competenza professionale ha un senso. Noi crediamo nel farmacista quale professionista del farmaco e non distributore da banco. Vogliamo unire la categoria di farmacisti, titolari e non, e portare il servizio e le competenze del farmacista fuori dai contesti tradizionali». Secondo la farmacista, infatti, occorre un’evoluzione per la professione, «creando nuove opportunità lavorative». Per questo la nuova associazione punta «a guardare in faccia alla realtà di un lavoro che non piace più, perché troppo commerciale e poco sanitario ormai».
A tale scopo, la fondatrice spiega di essere aperta «a collaborare con tutte le istituzioni. Anzi, lo dico fin da ora: Futurpharma punta a riunire tutte le associazioni, Ordini, sindacati pronti a scommettere sul rilancio di questa figura professionale. Vogliamo lavorare con tutti coloro che credono al cambiamento». Tra i primi impegni citati dalla sigla figurano la volontà di affrontare la questione dei nutrizionisti-farmacisti, la creazione di nuovi profili professionali e il potenziamento delle conoscenze che il farmacista ha acquisito grazie al proprio percorso universitario. «Il sapere scientifico – conclude Matera – deve evolvere nella conoscenza e nell’aggiornamento professionale. Vogliamo un farmacista efficiente, preparato e autorevole nel suo lavoro».
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