Conversione in legge del Milleproroghe, emendamenti per le graduatorie del concorso

La discussione sul disegno di legge n. 2630 che dovrà convertire il decreto cosiddetto “Milleproroghe” (30 dicembre 2016, n. 244), è cominciata all’inizio di febbraio al Senato. Del nutrito pacchetto di proposte di modifica riguardanti le farmacie solamente una piccola quota è sopravvissuta alla scure della commissione Affari costituzionali. Uno degli emendamenti che verrà valutato è il 7.60 che è stato presentato dal presidente e dal vice-presidente della Fofi, Andrea Mandelli e Luigi D’Ambrosio Lettieri, assieme ai senatori Michele Boccardi e Lucio Malan. Esso punta a prorogare fino alla fine del 2018 la validità delle graduatorie del concorso straordinario per l’assegnazione di nuove sedi farmaceutiche. Il testo presentato dai quattro parlamentari recita infatti: «La validità delle graduatorie concorsuali di cui all’articolo 11, comma 6, del decreto legge 24 gennaio 2012, n. 1, convertito in legge, con modificazioni, dall’articolo 1, comma 1, della legge 24 marzo 2012, n. 27, è prorogata fino al 31 dicembre 2018». In questo modo si potrebbe scongiurare un rischio che è stato in più di un’occasione sottolineato dai rappresentanti della categoria dei farmacisti, ovvero il fatto che i ritardi accumulati negli iter concorsuali – spesso a causa di ricorsi presso la giustizia amministrativa – possano essere talmente elevati da far sopraggiungere la decadenza della validità delle graduatorie. Il che equivarrebbe a dover riavviare l’intera procedura daccapo, con tutto ciò che ne conseguirebbe per le centinaia di professionisti che già da anni attendono di poter avviare le loro attività». Un altro emendamento dello stesso tenore – primo firmatario D’Ambrosio Lettieri – propone invece di prorogare la validità delle graduatorie da due a cinque anni. Mentre una proposta avanzata dal senatore del Pd Ignazio Angoni, assieme ad altri parlamentari, punta ad introdurre nel testo il fatto che le graduatorie possano rimanere valide «per sei anni a partire dalla data del primo interpello effettuato per l’assegnazione delle sedi oggetto del concorso straordinari».