Nella giornata di venerdì 13 gennaio è circolata su alcune testate specializzate la notizia delle dimissioni da parte di Michele Di Iorio dalla carica di presidente di Federfarma Campania. FarmaciaVirtuale.it ha raggiunto il diretto interessato, che ha smentito con fermezza la notizia, ricostruendo l’accaduto.

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Dottor Di Iorio, è vero che ha rassegnato le dimissioni?
Non è affatto vero, non mi sono mai dimesso. Ho detto che non mi sarei ricandidato di nuovo alla presidenza di Federfarma Campania, ma si tratta di una cosa ben diversa.

Come si spiega allora le notizie circolate venerdì?
Posso immaginare che l’informazione possa essere stata diffusa da qualcuno, anche se non so da chi. Non nascondo che le dimissioni mi sono state richieste, ma io ho rifiutato di rassegnarle, anche perché tra poco si vota, quindi non avrebbe avuto molto senso.

Quindi ci sono stati problemi con alcune province?
Questo non lo nascondo. C’è stato in effetti un momento di discussione tra me e le organizzazioni provinciali di Avellino, Benevento e Caserta. Ma io ho cercato di evitare di andare allo scontro, perché penso che la coesione della categoria sia la cosa più importante. In ogni caso tali attriti sono successivi alla mia decisione di non ricandidarmi alla presidenza di Federfarma Campania. Ci tengo a sottolineare inoltre che tre anni fa furono proprio le Federfarma di Avellino, Benevento e Caserta a chiedermi di candidarmi alla presidenza regionale.

Perché ha deciso di non ricandidarsi?
Semplicemente perché in questo momento il numero di incarichi che ricopro è troppo elevato. Sono presidente di Federfarma Napoli, membro del Consiglio nazionale dell’associazione e presidente di Credifarma. Si tratta di impegni che portano via molto tempo e per questo è bene rinunciare al ruolo in Federfarma Campania. Anche perché i rapporto con la regione, soprattutto in questo periodo, comportano un notevole dispendio di energie.

Il nodo della discordia è il decreto regionale 97 sulla DPC?
Sì, ma io ribadisco che se condivido le critiche sul metodo, ovvero la forma-decreto, continuo a considerare buoni gli accordi contenuti in quell’atto. La categoria ci ha guadagnato, sia in termini economici che di riconoscimento professionale. Basti pensare al fatto che stati inseriti anche i farmaci “ex Osp2”, il che comporterà per le farmacie un incremento del lavoro del 50%. Tra l’altro, le condizioni ottenute per le farmacie rurali sono particolarmente vantaggiose, e la maggior parte di tali esercizi, nella regione, è situata proprio nelle province di Avellino, Benevento e Caserta.

Riassumendo, lei smentisce le dimissioni e si conferma tuttora in carica.
La conferma incontrovertibile sta nel fatto che sarò io a convocare la prossima assemblea. Giusto stamattina ho chiesto alle associazioni provinciali i nomi di coloro che saranno delegati ad eleggere il nuovo presidente, dal momento che, come noto, la scelta del presidente regionale avviene con una votazione di secondo livello e non direttamente dalla base.

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