Farmacie rurali, anche in Sardegna ci si mobilita

Come riferito ai propri lettori da FarmaciaVirtuale.it, l’emendamento 59.79 alla legge finanziaria, che innalza le soglie di fatturato Servizio sanitario nazionale per l’accesso alle agevolazioni della legge 662/96, non è stato approvato in commissione Bilancio. «Pertanto – ha spiegato il Sindacato Unitario delle Farmacie Rurali della Sardegna (Sunifar) – le 335 farmacie rurali della Sardegna subiscono un grave danno che potrebbe portare alla chiusura di molte di esse». Come prima di loro Roberto Tobia di Federfarma Palermo, anche nell’altra isola maggiore italiana viene dunque lanciato un grido d’allarme. L’associazione di categoria dei rurali ha infatti fatto sapere di aver aperto uno stato di agitazione dei farmacisti, in attesa dell’Assemblea Nazionale convocata a Roma. «Noi rurali in Sardegna siamo tra i pochi a non avere una legge regionale che ci conceda qualche aiuto – spiega Pasquale Sechi, presidente provinciale di Federfarma Orisano -. Con questo emendamento ci aspettavamo tempi migliori. Ma ancora una volta quando c’è da dare una mano non si fa nulla». Il dirigente aggiunge che stavolta si è trattato di un fulmine a ciel sereno: «Non sappiamo cosa sia accaduto. Sappiamo che nelle commissioni parlamentari vengono portate migliaia di emendamenti, ma in questo caso eravamo tranquilli: fino a qualche ora prima credevamo che la modifica sarebbe passata. D’altra parte c’erano già i fondi accantonati: davvero siamo molto sorpresi». Per questo il Sunifar della Sardegna, del quale Sechi è membro, ha chiesto un’assemblea straordinaria nazionale: «Esamineremo in quella sede il da farsi». Il presidente di Federfarma Oristano si domanda inoltre quali saranno le conseguenze per le farmacie rurali in caso di vittoria del sì al referendum del prossimo 4 dicembre: «In particolare mi domando che fine faranno le leggi che in numerose regioni aiutano le farmacie rurali. Se con i cambiamenti previsti al Titolo V della Costituzione la sanità tornerà materia appannaggio dello Stato, in attesa di un’eventuale nuova legge anche loro perderanno gli aiuti?».