I primi tre mesi del 2022 si sono conclusi con una crescita del numero di esercizi autorizzati alla vendita di farmaci Sop e Otc in Italia, sulla scia dei dati del 2021, sebbene con un numero inferiore degli esercizi autorizzati. Il totale, secondo quando rilevato da FarmaciaVirtuale.it, sui dati resi disponibili dal ministero della Salute, è pari a 1.370, con 1.067 farmacie e 303 esercizi commerciali. Il saldo attivo del periodo, se confrontati all’intero 2021, è di +39 esercizi che hanno ricevuto autorizzazione a vendere online Sop e Otc. Al 31 dicembre del 2021, invece, i valori erano risultati di 1.331, con 1.051 farmacie e 280 esercizi commerciali, con uno scostamento di +162 esercizi autorizzati rispetto ai dati consuntivi del 2020. Nel quarto trimestre 2021, rispetto ai nove mesi precedenti, il settore dell’e-commerce online aveva visto l’autorizzazione di +27 esercizi, ottenendo un decremento della metà rispetto a quelli autorizzati nel solo secondo trimestre (+61).

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La distribuzione geografica regionale

Con riferimento alla distribuzione geografica, i dati confermano che le tre regioni nelle quali è ubicata la netta maggioranza degli esercizi autorizzati restano la Campania, Lombardia e Piemonte, le quali totalizzano rispettivamente 254 esercizi (196 farmacie e 58 parafarmacie), 177 (138 + 39) e 141 (122 + 19). Al quarto posto è presente invece il Lazio, con 133 esercizi autorizzati sul proprio territorio (106 + 27), seguito da Emilia Romagna con 110 (81 + 29), Puglia con 92 esercizi (64 + 28) e Veneto con 90 esercizi (75 + 15). Un gradino più in basso nella classifica c’è la Sicilia con 79 (66 + 13). A quota 76 attività operanti online figura la Toscana con 64 + 13. Seguono Marche con 34 (27 + 7), Calabria con 31 (19 + 12), Abruzzo con 30 (22 + 8), Sardegna 26 (20+6), Umbria 23 (18+5), Liguria 23 (15+8) e Basilicata 21 (10 + 11). Tutte le altre regioni non raggiungono quota 20. Fanalini di coda Provincia di Trento e Valle d’Aosta, rispettivamente con 4 e 2 farmacie autorizzate alla vendita online. Poco più su il Molise con 5 farmacie e una parafarmacia. Infine, Provincia di Bolzano con 6 farmacie attivate e Friuli-Venezia Giulia con 12 attività (7 + 5).

Non tutti gli esercizi autorizzati sono attivi

È utile evidenziare che non tutti gli esercizi che chiedono ed ottengono l’autorizzazione dalle rispettive regioni o province autonome, nonché dal ministero della Salute, si lanciano attivamente nelle attività di vendita online. Esistono numerosi casi di autorizzazioni che non danno seguito ad una reale apertura di siti di vendita online, anche per via dei non indifferenti costi che occorre affrontare per gestire i sistemi. Inoltre, alcune autorizzazioni non riguardano siti presenti su domini di secondo livello (es. www.nomefarmacia.com) ma di terzo livello, anche conosciuto come sottodominio (es. farmacia1.nomesito.com, farmacia2.nomesito.com, etc). Si tratta di portali online che, sebbene non appartengano alla categoria dei marketplace, rendono disponibile la possibilità a farmacie e parafarmacie di poter effettuare vendita online pur non avendo un sito Internet proprietario.

Mercato online delle farmacie, nel 2021 crescita del 14%

Iqvia, provider globale di dati in ambito sanitario e farmaceutico, ha fotografato l’andamento del mercato online del 2021, confrontato con i dati del 2020. Secondo Iqvia «in Italia continua il trend di crescita delle vendite online a doppia cifra passando da 383,1 milioni di euro nel 2020 a 437,3 milioni nel 2021. Questo aumento è ancora più accentuato se confrontato con il 2019, anno pre-pandemico, durante il quale sono stati acquistati prodotti da farmacia per un totale di 229,6 milioni di euro. Infatti, le vendite online nel 2021 hanno segnato un +14% rispetto al 2020 e un +90% rispetto al 2019». Quanto al peso dell’online sul totale, Iqvia evidenzia che «considerando che in Italia è possibile vendere online soltanto i prodotti commerciali e non i prodotti etici, il fatturato dell’e-commerce ha pesato per circa il 4% del mercato nel 2021».

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