Dopo il clamore mediatico suscitato nei mesi scorsi dalla notizia dell’introduzione anche in Italia della possibilità per farmacie e parafarmacie di vendere online medicinali senza ricetta, a che punto siamo? Se lo domandano in molti, sostenitori e detrattori del progetto, ma al momento l’interrogativo pare rimanere senza risposta. Da luglio si attende che il ministero della Salute predisponga un decreto che dia il via libero definitivo all’ecommerce. FarmaciaVirtuale.it ha interpellato il dicastero sollecitando più volte una risposta su tempi e modalità, che però non è mai arrivata. Le ultime notizie risalgono ormai a settimane fa, quando Federfarma, attraverso il suo organo Filodiretto, citava fonti ministeriali che davano per imminente l’arrivo del decreto. Era fine ottobre, e a oggi ancora tutto tace.
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Dall’1 luglio è infatti formalmente entrato in vigore il Regolamento adottato nel giugno scorso dalla Commissione europea che prevede che farmacie e parafarmacie possano avviare la vendita online di farmaci senza ricetta, secondo quanto previsto dalla direttiva Ue 62/2011 che anche il nostro Paese ha recepito. I siti di commercio online dovranno riportare un logo identificativo nazionale predisposto dal ministero come garanzia dell’autorizzazione ufficiale, anche in virtù del fatto che la ratio del provvedimento europeo è combattere le contraffazioni, e soprattutto i titolari dovranno fare richiesta alle Regioni per avere il via libera. Secondo quanto il sindacato riferisce di aver appreso, la procedura di autorizzazione dovrebbe essere uguale per tutte le Regioni. Dati e previsioni certi però non ce ne sono, e questi ritardi non sono privi di conseguenze.
Come FarmaciaVirtuale.it ha già segnalato, dopo aver ventilato per mesi l’avvio ufficiale dell’ecommerce a partire da luglio, dopo quella data, complice la confusione creata dal battage mediatico, in molti hanno creduto in buona fede che la vendita online fosse diventata legale e hanno aperto siti che commercializzano SOP e OTC. Un errore che se scoperto potrebbe costare caro, dato il regime di sanzioni previste. I titolari di farmacia e parafarmacia che commercializzino su Internet medicinali soggetti a prescrizione rischiano infatti l’arresto fino a un anno e una multa da 2mila a 10mila euro, chi vende farmaci online senza autorizzazione potrebbe vedersi infliggere da 6 mesi a 2 anni di carcere e sanzioni da 3 a 18mila euro, mentre per il commercio di medicinali contraffatti la condanna può andare da 1 a 3 anni di carcere e da 2600 a 15600 euro di multa. E i rischi di questo limbo legislativo riguardano anche e soprattutto i cittadini che inconsapevolmente si ritrovano a comprare farmaci su siti illegali, o peggio si possono veder recapitare medicinali contraffatti, con gravi conseguenze per la salute pubblica.
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