Nonostante la particolare criticità della stagione invernale dell’anno in corso, alle prese con l’epidemia da Covid-19, al punto da richiedere misure eccezionali per il corretto accesso ai farmaci, non sono mancati i problemi distributivi relativi alla disponibilità del vaccino antinfluenzale sul territorio. Come si ricorderà, a più tornate, diverse associazioni di categoria avevano segnalato i disagi di approvvigionamento. Lo scorso novembre, Fofi e Federfarma avevano invitato la filiera a «rivedere le modalità di distribuzione» dei vaccini antinfluenzali. In questo quadro si innesta la nota che le stesse Fofi e Federfarma hanno inoltrato venerdì 11 dicembre 2020 all’indirizzo di Seqirus Srl, Gsk Vaccines Institute for Global Health, Mylan Italia Srl e Sanofi Srl, al fine di scongiurare, per la stagione vaccinale 2021-2022, ciò che si è verificato nell’anno in corso.

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Il mancato accesso alla copertura vaccinale

«Nel corrente anno – si legge nella missiva di Fofi e Federfarma -, si stanno verificando numerose criticità a causa della carenza di vaccini antinfluenzali da destinare alla dispensazione per il tramite delle farmacie aperte al pubblico, che le scriventi federazioni hanno – già dalla scorsa estate – portato all’attenzione delle autorità competenti. Tale circostanza comporta l’impossibilità per una gran parte dei soggetti attivi di accedere alla copertura vaccinale, ancor più necessaria nel momento di emergenza pandemica che il Paese sta attraversando».

Programmare le produzioni aziendali

«Al fine di evitare che tali problematiche possano ripetersi anche in occasione della campagna vaccinale per la stagione influenzale 2021-2022 – scrivono le sigle -, le scriventi federazioni chiedono a codeste spettabili società di programmare le relative produzioni aziendali, destinate al mercato nazionale, in modo da consentire un’adeguata fornitura di vaccini alle farmacie aperte al pubblico, disposte ad acquistarli per il tramite delle relative Cooperative e distributori intermedi». Nella stessa lettera, Fofi e Federfarma «manifestano la propria disponibilità per un ogni utile confronto nel corso del quale individuare le migliori soluzioni in grado di assicurare un’adeguata profilassi vaccinale alla popolazione».

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