
La Federazione degli ordini dei farmacisti italiani (Fofi) ha inaugurato il 13 novembre 2025 nella propria sede romana l’esposizione fotografica intitolata “Una vita da scienziata. I volti del progetto #100esperte”. L’iniziativa, concepita dalla Fondazione Bracco e realizzata attraverso l’obiettivo del fotografo Gerald Bruneau, presenta una collezione di ritratti dedicata a cento ricercatrici italiane di alto profilo. La cerimonia di apertura ha visto la partecipazione di autorità istituzionali ed esponenti del settore, tra cui il ministro della Salute Orazio Schillaci, il comandante dei Carabinieri del Nas Raffaele Covetti, Gianni Letta e il segretario generale di Fondazione Bracco Gaela Bernini. L’accesso alla mostra è consentito fino al 12 dicembre 2025 presso i locali della Fofi in Via Palestro 75 a Roma.
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«Anche il volto della professione di farmacista è donna»
Andrea Mandelli, presidente Fofi, ha sottolineato di essere «entusiasti di ospitare la mostra fotografica “Una vita da scienziata”, nata dalla sensibilità della Fondazione Bracco per valorizzare il fondamentale contributo delle donne al progresso della scienza e alla tutela della salute della collettività. Anche il volto della professione di farmacista è donna. Nella storia della nostra professione, le donne hanno saputo coniugare saperi, sacrificio e umanità, costruendo relazioni di fiducia con pazienti e cittadini. Oggi, in Italia, oltre 70mila farmaciste portano avanti questa eredità con competenza e spirito di servizio, conciliando l’impegno lavorativo con la vita familiare, ispirate dal significato più autentico del prendersi cura».
«Promuovere modelli professionali e ispirazioni positive per le nuove generazioni»
Secondo Mandelli «come Federazione che rappresenta i farmacisti italiani, crediamo sia importante promuovere modelli professionali e ispirazioni positive per le nuove generazioni: la ricerca, l’attività clinica e la promozione della salute sono da sempre parte integrante dell’impegno quotidiano dei farmacisti, in tutti gli ambiti in cui operano, e hanno contribuito a rendere la professione farmaceutica un punto di riferimento di sapere, fiducia e umanità, a beneficio della salute pubblica e del progresso sociale del Paese».
Avvicinare il grande pubblico al volto femminile della scienza
Diana Bracco, presidente della Fondazione Bracco e presidente e Ceo del Gruppo Bracco, ha spiegato che «la mostra, che giunge nelle splendide sale della sede Fofi dopo esser stata ospitata presso il prestigioso Corridoio dei Busti della Camera dei deputati ed aver viaggiato, tra l’altro, negli Stati Uniti, in Messico, a Praga, a Shanghai, vuole avvicinare il grande pubblico al volto femminile della scienza, e allo stesso tempo rappresentare la ricerca come bellezza, accessibilità e, perché no, divertimento, diffondendo la consapevolezza dell’importanza degli studi Stem».
Mostra come fonte di ispirazione per tante giovani donne
Come evidenziato da Bracco «personalmente ho sempre posto la cultura della ricerca e l’empowerment femminile al centro del mio impegno nell’impresa e nelle istituzioni. Ritengo in particolare che le donne nelle discipline Stem possano e debbano svolgere un ruolo fondamentale. Vanno dunque superati i pregiudizi e i bias che le vorrebbero meno adatte alle discipline tecnico-scientifiche le cui competenze, invece, sono sempre più richieste nel mondo del lavoro. L’auspicio è che questa mostra possa essere una fonte d’ispirazione per tante giovani donne».
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