
«Lo stabilimento nacque a Torino nel lontano 1832 – spiegano gli organizzatori – e dal 1853 vi fu istituito un deposito militare di farmaci, con annesso laboratorio chimico-farmaceutico. Nel 1931 l’intera struttura fu trasferita a Firenze, dove si trova tuttora. Lo scopo principale delle attività dello stabilimento, allora come oggi, è di preparare farmaci per i militari italiani; tuttavia, già nel 1903, l’allora Istituto Chimico Farmaceutico Militare fu chiamato a produrre un medicinale, il “Chinino di Stato”, per combattere l’epidemia di malaria che aveva colpito il Paese. Dal 2001 lo stabilimento è alle dipendenze dell’Agenzia Industrie Difesa, un ente di diritto pubblico istituito nel 1999 quale strumento di razionalizzazione e ammodernamento delle unità industriali del ministero della Difesa».
«Oltre ad uno rapporto di stretta collaborazione con l’Agenzia Italiana del Farmaco – prosegue l’Ibimet-CNR presentando l’evento – oggi la particolarità del “Farmaceutico”, come viene soprannominato dagli abitanti di Firenze, sta nella capacità di produrre medicinali che aziende farmaceutiche dismettono nel caso di piccole produzioni e di farmaci per le malattie rare, i cosiddetti “farmaci orfani”».
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