L’uso della tecnologia Rfid a supporto dei processi logistici per velocizzare le operazioni e rendere più efficienti le fasi intermedie della distribuzione. È in sintesi ciò che prevede il nuovo accordo tra Teva Italia e Chiapparoli Logistica, entrambi impegnati nel trovare soluzioni per migliorare i processi logistici e così portare un beneficio ai pazienti. Secondo le aziende «grazie alla tecnologia Rfid i grossisti impiegano meno tempo e meno risorse nello scaricare e controllare le merci, e possono assegnare la corretta priorità alle merci in arrivo. Il tempo di controllo della merce viene quindi abbattuto del 70%, con beneficio di tutte le parti coinvolte: i farmaci Teva possono arrivare prima, i grossisti possono soddisfare prima l’approvvigionamento urgente dei farmaci laddove ce ne sia bisogno con un risparmio di tempo e di costi e, soprattutto, i pazienti possono procurarsi i farmaci di cui hanno bisogno senza incorrere in attese o ritardi che potrebbero compromettere l’efficacia della terapia o delle terapie che stanno seguendo».

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Soddisfazione di Luca Ciaschini ed Elena Chiapparoli

Secondo Luca Ciaschini, Customer Service & Logistics Ass. Director di Teva Italia, «grazie alla partnership tra Teva e Chiapparoli Logistica stiamo utilizzando una tecnologia già esistente sul mercato per dare un servizio ancora più efficiente e portare un reale beneficio ai pazienti e ai clienti grossisti. Nel 2021 non è possibile pensare che farmaci urgenti sostino ancora a lungo nelle banchine di scarico. Teva ha deciso di affrontare questo problema cercando di cambiare le regole del gioco, per rispondere a tutti i bisogni dei pazienti e permettere di assumere regolarmente i loro farmaci, agevolando una maggiore aderenza alla terapia». Soddisfatta Elena Chiapparoli, amministratore unico di Chiapparoli Logistica, secondo cui «logistica e tecnologia devono avanzare di pari passo, soprattutto nel settore farmaceutico, perché entra in gioco il benessere dei pazienti». Secondo la dirigente «supportare Teva nella velocizzazione dei processi è stata una sfida che ci ha trovato preparati. È stato un privilegio condividere con Teva questo progetto. Perché va nella direzione di una logistica sempre più evoluta e sicura. La logistica che amiamo fare».

Il progetto di restyling di aprile 2021

Ad aprile 2021 Teva Italia aveva completato il progetto di restyling delle confezioni dei medicinali grazie a un processo di design thinking che ha coinvolto farmacisti, medici e pazienti. Ciò con l’obiettivo di fornire «una grafica migliorata, ancora più chiara e in grado di facilitare la riconoscibilità dei farmaci, con l’obiettivo di favorirne un’assunzione ancora più corretta e consapevole». Nello specifico, aveva precisato Teva in occasione del lancio, «dalle evidenze raccolte emerge che, per il target paziente, la confezione di un medicinale gioca un ruolo davvero fondamentale perché permette di riconoscere immediatamente un determinato farmaco. Per sette pazienti su dieci la confezione aiuta a sentirsi sicuri di gestire in maniera adeguata la propria terapia». L’intervento riguarda «il nome del prodotto, il dosaggio, il pittogramma e lo spazio dedicato agli appunti sul retro, disponibile in base alla dimensione della confezione», elementi che «possono aiutare ad assumere i medicinali in modo ancora più corretto e consapevole».

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