Il Consiglio dei Ministri ha approvato lo schema di disegno di legge che conferisce all’Esecutivo la delega per il riordino e l’innovazione del quadro normativo del settore farmaceutico nazionale, per giungere alla redazione di un Testo unico che raccolga e sistematizzi la disciplina vigente. Il percorso legislativo, oggetto di un confronto con gli stakeholder lo scorso luglio, è entrato ora nella fase attuativa. Tra gli elementi cardine, la revisione del sistema di distribuzione dei medicinali, con particolare attenzione alla produzione interna di principi attivi per patologie rare e croniche. Altro pilastro è l’integrazione delle banche dati sanitarie esistenti, come il Sistema tessera sanitaria, il Fascicolo sanitario elettronico e il Dossier farmaceutico, per un flusso informativo in tempo reale su prescrizioni, dispensazioni e disponibilità di farmaci, e il monitoraggio efficace della spesa e delle eventuali carenze.
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Scadenze e collaborazione interministeriale
Il Testo unico è il risultato di un lavoro congiunto che ha coinvolto i ministeri della Salute, dell’Economia e delle Finanze, delle Imprese e del Made in Italy, dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e della Giustizia. Ai dicasteri spetterà il compito di adottare i decreti legislativi attuativi entro il termine perentorio del 31 dicembre 2026. L’iter prevede il passaggio al vaglio del Consiglio di Stato e della Conferenza Unificata, oltre che il parere delle Commissioni parlamentari competenti. L’esercizio della delega dovrà attenersi a principi di coordinamento formale e sostanziale delle norme, di semplificazione e di revisione del sistema sanzionatorio, nel rispetto dei vincoli di finanza pubblica.
Gemmato: «Farmaco sempre più accessibile»
Il ministro della Salute, Orazio Schillaci, ha spiegato che «si tratta di un passaggio importante in un’ottica di riordino e semplificazione, con l’obiettivo di arrivare a un provvedimento nell’unico interesse dei cittadini e del Servizio Sanitario nazionale pubblico». Il sottosegretario alla Salute, Marcello Gemmato, promotore dell’iniziativa, ha aggiunto: «Vogliamo rendere il farmaco sempre più accessibile e garantire un presidio di prossimità ai cittadini. Lo avevamo annunciato a maggio, condiviso con gli stakeholder in un incontro pubblico a fine luglio e oggi l’iter del Testo unico prende ufficialmente avvio. Siamo convinti che questa linearità, frutto di una visione chiara e precisa, guiderà anche il confronto parlamentare e il dialogo con Regioni e parti interessate».
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