Come è noto, sulla base di quanto disposto dall’articolo 1, comma 441, della legge 205/2017, anche le società di farmacie, a decorrere dal primo gennaio 2018, dovranno versare i contributi Enpaf. Ciò mediante il pagamento di una percentuale dello 0,5% calcolata sul fatturato annuo al netto dell’Iva, da parte delle società di gestione delle farmacie in cui la maggioranza dei soci sia composta da soggetti non farmacisti, nel caso delle società di persone, oppure nel caso in cui la maggioranza delle quote partecipative sia detenuta da soggetti non farmacisti, per le società di capitali. Con riferimento al versamento della quota relativa all’anno 2018, essa deve avvenire entro e non oltre il 30 settembre 2019.

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In merito alle modalità di riscossione, l’Enpaf ha reso noto di aver avviato «il processo di riscossione del contributo 0.5%» e di inviare «entro la fine del mese di luglio, all’indirizzo di posta elettronica certificata della società risultante dal Registro delle Imprese, un bollettino bancario con l’importo dovuto, con scadenza 30 settembre 2019». L’ente previdenziale ha evidenziato inoltre che «la trasmissione del bollettino riguarda le società che l’Ente ha accertato essere tenute al versamento del contributo in questione per l’anno 2018» e che «l’ammontare del contributo è stato inserito sulla base di quanto dichiarato, in sede di autoliquidazione, da parte del legale rappresentante della società e sarà oggetto di verifica sulla base dell’incrocio dei dati con l’Agenzia delle Entrate con la quale l’Enpaf ha in atto un’apposita convenzione».

Per il pagamento, esso «dovrà essere effettuato esclusivamente presso gli sportelli di qualsiasi Istituto bancario. Non sarà possibile effettuare il pagamento presso gli uffici postali e non potranno essere utilizzati mezzi diversi dal bollettino». A tal proposito, l’Enpaf ha spiegato che «nel caso di omesso pagamento del contributo indicato nel bollettino allegato, in sede di riscossione coattiva sulla sorte capitale verrà applicata una somma aggiuntiva, pari al tasso ufficiale di riferimento maggiorato di 5,5 punti percentuali, in ragione d’anno». Per assicurarsi che il pagamento sia stato versato, inoltre, «l’Enpaf effettuerà un accertamento presso l’Agenzia delle Entrate rispetto a quelle società che pur essendo state individuate come soggetti passivi del contributo 0,5% per il 2018, non hanno provveduto alla dichiarazione di autoliquidazione, per queste ultime una volta verificato l’ammontare del contributo 0,5% dovuto, sulla base del fatturato netto IVA, verrà avviata una procedura di riscossione coattiva che comporterà l’applicazione sulla sorte capitale di una sanzione aggiuntiva pari al 30% in ragione d’anno».

Infine, per la registrazione delle nuove società, l’Enpaf ha specificato che «a partire dalla fine del corrente mese di luglio, anche le società costituite nel corso del 2019 e che rientrano nel campo di applicazione del contributo 0,5% in considerazione della loro composizione societaria, potranno procedere alla registrazione al servizio online Enpaf del contributo 0,5% attraverso il seguente link: https://enpaf-online.enpaf.it/contributo05/register».

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