“Sguardo al futuro” è l’appuntamento settimanale di FarmaciaVirtuale.it a cura di Raffaele La Regina, farmacista territoriale. Appuntamento settimanale che pone al centro l’analisi di visioni, la proposizione di scenari e l’osservazione della farmacia da prospettive diverse, con la finalità di arricchire la discussione e favorire la nascita di idee che portino a un miglioramento del settore.

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PNRR: Tutto ciò che nessuno ti ha detto!

Negli scorsi mesi è stato emanato dall’Agenzia per la Coesione Territoriale un avviso pubblico per la concessione di risorse destinate al consolidamento delle farmacie rurali da finanziare nell’ambito del PNRR.

Attraverso tali contributi, le farmacie rurali nei centri con meno di 3mila abitanti avranno la possibilità di mettere in campo degli interventi finalizzati alla riorganizzazione e implementazione dell’area di dispensazione e stoccaggio dei farmaci, alla partecipazione alla presa in carico del paziente cronico e al potenziamento dei servizi di telemedicina.

Beh, direi che, dopo due anni di pandemia, la pubblicazione di questo avviso sia un giusto riconoscimento al lavoro svolto dalle farmacie rurali del nostro Paese che hanno rappresentato un vero presidio sanitario di prossimità anche nei giorni più bui che abbiamo vissuto, soprattutto nelle aree più marginalizzate.

Un tempo si diceva che in un paese le persone chiave fossero: il medico, il farmacista, il maresciallo dei carabinieri e il parroco.

E poi, con il passare del tempo, Il medico si divide tra più paesi, la caserma dei carabinieri è stata chiusa e finanche il parroco dice messa due volte a settimana. Ma noi, siamo sempre qui.

Si, dico noi perché anche io lavoro in una rurale sussidiata e so perfettamente cosa significhi.

Redigere la domanda di partecipazione al bando è estremamente semplice: si accede con lo Spid, si compila prima la scheda anagrafica e poi la richiesta di contributo vera e propria.

Fantastico, no? Quante volte hai partecipato a una fiera di settore, vedevi cose super fighe e pensavi “Bello, ma con il mio bacino di utenza non posso permettermelo”.

Quante volte richiedevi un preventivo per i servizi di telemedicina e poi non procedevi mai all’acquisto ripetendoti “e quando li recupero tutti questi soldi”.

Bene, oggi lo Stato ha deciso di investire proprio sulle piccole farmacie come le nostre.

Tuttavia, c’è qualcosa che non vi hanno detto relativamente a questi finanziamenti.

Leggendo attentamente il bando, un po’ tra le righe, si possono cogliere alcuni punti importanti.

È come se ci mostrasse il modello di farmacia territoriale di cui hanno bisogno i nostri pazienti d’ora in avanti.

Sono tre, in particolare, le parole chiave: formazione, cronicità e diagnostica.

La formazione rappresenta l’elemento comune dei tre ambiti di finanziamento.

È di particolare importanza in quanto per poter rispondere in modo puntuale alle mutate esigenze della popolazione da una parte e poter svolgere in modo efficiente ed efficace il nostro “mutato” ruolo professionale è fondamentale acquisire nuove conoscenze e farle proprie. Negli anni ci si è provato più volte a capire quale fosse la strada migliore per garantire la giusta formazione dei Farmacisti di Comunità, ma con scarsi risultati.

Basti pensare al corso di laurea in farmacia, rinfrescato continuamente ma che non ha mai visto un cambiamento radicale che lo rendesse quanto mai attuale. Per non parlare poi dei corsi ECM.

Ora però, è arrivato il momento di riprendere in mano i libri seriamente, non si può più improvvisare, non per chissà quale motivo, ma semplicemente perché le conoscenze che abbiamo sono un po’ datate, o forse un bel po’, ed è fondamentale rimettersi a studiare se vogliamo continuare a essere i professionisti della sanità territoriale.

Le cronicità, criticità e opportunità allo stesso tempo. Oggi le patologie croniche rappresentano un problema di non poco conto per il nostro SSN. Infatti, Il numero delle persone che ne risultano affette è in costante aumento e i modelli attualmente utilizzati per la gestione di tali condizioni non riescono a rispondere in modo soddisfacente alle esigenze di cura. Sulla base di ciò, le patologie croniche rappresentano una vera e propria opportunità di riqualificazione professionale per i farmacisti e di sostenibilità per le farmacie. Tuttavia, prendere in carico un paziente cronico vuol dire conoscerne il suo percorso di cura e utilizzare strumenti digitali che permettano di seguirlo nel modo opportuno. Non basta staccare una fustella e apporla su una DEM, sia chiaro questo.

Diagnostica. Ho perso il conto delle volte in cui ho sentito colleghi dire che la telemedicina e le analisi cliniche sono qualcosa che non ci appartiene, che è lavoro degli altri di cui vogliamo appropriarci a tutti i costi. Invece, se ci riflettete bene, attraverso l’utilizzo di questi strumenti possiamo rendere più efficace e sicura la dispensazione dei farmaci. Infatti, possiamo monitorare l’andamento delle terapie farmacologiche, prevenire gli effetti collaterali e aiutare i clinici a fare diagnosi precoce di eventuali complicanze.

Premesso ciò, mi sento di dire che partecipare al PNRR non è semplicemente ricevere un finanziamento, ma un’occasione per dare un volto nuovo, professionale e sostenibile, al nostro lavoro quotidiano.

In un solo pensiero, è come se lo Stato volesse dirci, attraverso questo bando, che nelle aree rurali c’è bisogno di Farmacisti di Comunità preparati, che siano di supporto nella gestione dei pazienti cronici attraverso gli strumenti digitali e la diagnostica.

E noi, ancora stiamo qui a pensare se fare o meno la domanda? Dovremmo rispondere a questo appello dicendo: obbedisco! Tuttavia, per fare questo, dobbiamo metterci del nostro. In modo particolare tre cose che non possono essere finanziate ma che, come dimostrato durante la pandemia, ci appartengono già, si tratta solo di ricordarcelo: intraprendenza, spirito di sacrificio e capacità di adattamento.

Cogliamo le opportunità che si profilano all’orizzonte, guardiamo con animo accogliente le novità e tutto il bello che ci aspetta, solo così non vivremo di rimpianti, ma saremo felici di aver fatto la scelta giusta per i nostri pazienti, per noi stessi e per le nostre farmacie.

Ci vediamo presto nel futuro.

Un abbraccio

Il vostro Raffaele

P.S.: Se hai dubbi o vuoi dei chiarimenti sul bando, resto a tua disposizione. Usa questa contact form per mandare una email indirizzata a me e sarò lieto di aiutarti

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