I sistemi per la prescrizione, presa in carico ed erogazione delle ricette elettroniche dematerializzate gestiti da Sogei, società del ministero dell’Economia e delle Finanze, hanno avuto problemi di accessibilità per parte della mattinata del 23 giugno 2020 e, a macchia di leopardo, come segnalato a FarmaciaVirtuale.it, anche mercoledì 24. Numerosi i disagi per i pazienti, dovuti dal prolungamento del tempo necessario all’erogazione dei farmaci, a causa all’esecuzione delle modalità alternative atte a salvaguardare l’erogazione di farmaci o prestazioni anche in assenza di collegamento telematico. Si tratta di un disservizio che segue un evento più grave, accaduto in gennaio, che vide il blocco totale nella giornata di giovedì 9 gennaio. Al momento non si conoscono le cause del disservizio: il dicastero non ha rilasciato alcuna nota ufficiale in merito a quanto accaduto. Sembrerebbe che il blocco abbia interessato le prestazioni erogate in regime Ssn su ricetta dematerializzata.

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FarmaciaVirtuale.it ha ricevuto riscontro di diversi farmacisti che confermano il perdurare del disservizio, sebbene in fasi alterne della giornata. Più nel dettaglio, tra le regioni interessate vengono citate Calabria, Campania, Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Puglia, Sardegna, Toscana, Trentino-Alto Adige e Veneto. Situazione che farebbe pensare dunque ad un disservizio generalizzato.

Secondo quanto riferisce un farmacista, nella mattinata del 23 giugno in Campania «non è stato possibile spedire ricette di farmaci, né prenotare Cup per 2 ore circa». In Puglia invece «il problema si presenta frequentemente – segnala un farmacista -, dapprima come conseguenza dell’attivazione del Fse (risolto dopo una settimana di stop del Fse) e ora come problematiche relative al Sac. L’invio dei codici o delle ricette tramite il Fse rende il tutto estremamente problematico in quanto bisogna rimandare il paziente indietro finché il sistema non risale». Anche in Veneto la situazione non sembrerebbe rosea, un farmacista evidenzia che «ogni due o tre giorni il collegamento con il Sar della Regione, molto meno con il Sac nazionale, non si riesce a scaricare le ricette e ora che i medici non stampano più i pro memoria è impossibile poter spedire le ricette anche in differita non avendo i codici né la possibilità di scaricarli con la Tessera sanitaria. Altre volte – conclude il farmacista veneto – sono i medici che non riescono ad accedere e a prescrivere. Capita spesso almeno una o due volte a settimana». Problemi rientrati in Lombardia, dove è stato riscontrato il «mancato funzionamento del Siss – riferisce un farmacista -, ieri, risolto in giornata».

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