«Dall’indagine Eurispes-Enpam emergono dati molto preoccupanti rispetto alla capacità del sistema sanitario far fronte ai bisogni di salute degli italiani. Rafforzare la sanità di prossimità, di cui i farmacisti rappresentano il primo punto di accesso sul territorio, risponde all’esigenza di garantire un servizio di facile accesso e fruibile ai pazienti, che può contribuire a contrastare il drammatico fenomeno della rinuncia alle cure». È il commento di Andrea Mandelli, presidente della Federazione degli ordini dei farmacisti italiani (Fofi), a margine della pubblicazione del Rapporto sul sistema sanitario italiano “Il termometro della salute”, realizzato da Eurispes e Enpam. Nello studio è emerso che nel 2022 oltre un terzo dei cittadini ha rinunciato alle prestazioni sanitarie per indisponibilità delle strutture e liste di attesa.

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Il ruolo della Farmacia dei servizi

Quanto alla Farmacia dei servizi, Mandelli ha ribadito che «è in grado di rispondere in modo adeguato all’esigenza di prossimità delle cure, soprattutto per una popolazione che invecchia e che ha bisogno di un monitoraggio costante delle condizioni di salute e dell’aderenza terapeutica. L’esperienza pandemica ci ha insegnato che abbiamo bisogno di alleggerire il carico sui pronto soccorso e sugli ospedali. I farmacisti sono artefici di questa evoluzione e della creazione di una sanità più vicina ai cittadini, operando in stretta sinergia con i medici di medicina generale e gli altri professionisti della rete di assistenza sul territorio, come previsto dal Dm 77».

Accesso capillare all’assistenza sanitaria

Con riferimento alla funzione della telemedicina, secondo Mandelli «i farmacisti possono favorire un accesso capillare all’assistenza sanitaria anche nei contesti più difficili, migliorare e rendere più efficiente la presa in carico dei pazienti cronici. Per questo, dobbiamo lavorare tutti insieme – professionisti, politica e istituzioni – per rafforzare l’assistenza di prossimità e proseguire nel percorso di sburocratizzazione in atto, per poterci dedicare al cuore della nostra professione: la promozione della salute e l’assistenza quotidiana ai pazienti».

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