La Fondazione Cannavò ha deciso di accreditare anche per tutto il 2023 i corsi del progetto formativo realizzati con il patrocinio di Fofi e Federfarma, destinati ai farmacisti operanti nelle farmacie rurali. A farlo sapere è la stessa organizzazione, la quale ha reso noto che «l’iniziativa prevede quattro corsi che soddisfano le esigenze, al fine di sviluppare le competenze del farmacista per rispondere efficacemente ai bisogni di salute delle aree rurali del Paese come sottolineato all’interno del Pnrr». Si tratta di «corsi, pratici ed efficaci pensati per supportare il professionista territoriale nella pratica e nelle sfide che deve affrontare quotidianamente, anche a fronte del nuovo paradigma delle cure in farmacia che è venuto a crearsi nell’epoca post-Covid». Nel dettaglio: «Farmaci innovativi e antitumorali. Competenze del farmacista e funzione della farmacia»; «La presa in carico del paziente cronico. Strumenti tecnologici per il monitoraggio dell’aderenza alle terapie – il videoconsulto»; «Il farmacista, la farmacia e le analisi di prima istanza» e infine «Il farmacista, la farmacia e i servizi di telemedicina».

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Attività a beneficio della comunità professionale

Luigi d’Ambrosio Lettieri, presidente della Fondazione Cannavò, ha ricordato che «la Fondazione prosegue la sua intensa attività a beneficio della comunità professionale il cui ruolo, a sostegno del servizio sanitario e a difesa della salute pubblica, è intimamente connesso con il costante aggiornamento del patrimonio dei saperi». In tale direzione «d’intesa con la Fofi e grazie a una serie di collaborazioni istituzionali, tra cui quella con l’Istituto superiore di sanità, lavoriamo per garantire una proposta formativa di elevatissimo valore scientifico che, in questo caso, è destinata ai farmacisti operanti nelle farmacie rurali sussidiate e delle aree interne che rappresentano la spina dorsale della rete sanitaria assistenziale che declina il valore della prossimità».

Continua evoluzione del percorso

Secondo Gianni Petrosillo, presidente Sunifar, «il farmacista anche nella fase pandemica ha saputo esprimere una capacità di resilienza fortissima, intercettando sfide e cambiamenti. Siamo solo nella tappa iniziale di una grande e continua evoluzione del percorso ed è per questo che l’offerta formativa è diversificata, al fine di aumentare le conoscenze e le competenze della professione del farmacista».

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