
Invece, per quanto riguarda la pensione di vecchiaia, fermi gli ineludibili 20 anni di contribuzione, allo stato attuale sono necessari 66 anni e 3 mesi di età per gli uomini e 63 anni e 9 mesi per le donne, mentre sempre dal 2016 serviranno 66 anni e 7 mesi  per gli uomini e 65 anni e 7  mesi per le donne.
Nonostante l’avvenuto parziale “ritorno” alle regole della legge Fornero, continua dunque ad allontanarsi sempre più l’età anagrafica necessaria per la maturazione della pensione di vecchiaia, creando un comprensibile malcontento tra i lavoratori anziani che si riflette del resto sul mercato occupazionale perché nei fatti inibisce e/o riduce consistentemente l’accesso a nuovi posti di lavoro. 
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(giorgio bacigalupo)
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