mnlfIvan Ruggiero, rappresentante del Movimento Nazionale Liberi Farmacisti e della Confederazione unitaria delle libere parafarmacie italiane in Campania, ha tracciato un bilancio del 2015. «Sono molto soddisfatto – ha spiegato – del lavoro svolto nella mia regione. Il primo successo è stato la creazione del nostro sito internet, libereparafarmaciecampane.flazio.com e del nostro blog, che contiene una serie di informazioni inviate anche attraverso una newsletter».
Nel corso dell’anno, prosegue il delegato del MNLF, «abbiamo avviato, posso dirlo con soddisfazione, il progetto “Parafarmacia dei servizi”. Un’iniziativa che ha dimostrato a tutti, soprattutto ai cittadini, che le parafarmacie possono svolgere un ruolo fondamentale per la tutela della salute pubblica, operando come “Centro Servizi”. Anche a livello politico, sia regionale che nazionale, abbiamo ricevuto elogi da quasi tutti i referenti dei diversi partiti. Infatti, siamo stati in grado di attivare servizi a costi inferiori a quelli del Ssn se non del tutto gratuiti, come la campagna di prevenzione cardiovascolare, quella posturale e quella di prevenzione delle patologie prostatiche».
Ruggiero ricorda inoltre di aver avviato «l’interrogazione regionale per ampliare il Cup nelle parafarmacie. Tra pochi giorni è prevista la risposta, che dovrà tenere presente il parere favorevole dell’Antitrust, che non vieta quest’attività all’interno delle parafarmacie. Lo stesso M5S ha presentato un emendamento all’ultima legge finanziaria, che è stato approvato, e che consente di fungere da “Cup” anche a strutture private accreditate, facendo così diminuire le liste di attesa». Ma non è tutto: «Abbiamo formulato anche una convenzione con il gruppo “Isaia”, che opera nel campo dei servizi assistenziali, soprattutto domiciliari. Dall’infermieristica alle ambulanze, dalla fisioterapia ai medici specialisti a domicilio, nonché case albergo, formazione per badanti, esami strumentali e assistenza socio-sanitaria. Tale documento, tuttavia, non è stato ancora firmato dalle parti. La cosa “curiosa” è che Federfarma, che aveva già siglato con il gruppo Isaia una convenzione a gennaio del 2015, subito dopo il nostro annuncio (sarà solo una coincidenza e ci auguriamo che sia così) ha rispolverato il documento, pubblicizzandolo attraverso campagne stampa». In questo senso, Ruggiero afferma di voler aspettare un chiarimento «non tanto da Federfarma, quanto dallo stesso gruppo Isaia» per comprendere il ritardo.

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