
Ha preso quindi la parola Stefano Ricci, docente di Informatica giuridica presso l’università dell’Insubria, spiegando che il primo passo per adeguarsi alla normativa è quello di «effettuare una analisi documentata e documentale di quello che si è fatto sino ad ora per la privacy». «Il nuovo regolamento europeo sulla privacy – ha aggiunto – è l’occasione per verificare se il processo di consulenza legale sulla privacy può essere informatizzato. È una frontiera più che interessante che sta diffondendosi nel mondo dell’informatica giuridica». Infine, Carlo Carmagnola, chief technology officer di Fulcri Srl, ha spiegato che la sua azienda ha «raccolto la sfida per fornire al farmacista uno strumento semplice e completo di informatizzazione legale, con cui gestire al meglio la normativa privacy». E ha messo in guardia contro le violazioni dei dati, il cui costo pro capite è ultimamente aumentato: «Una farmacia che dovesse subire un attacco con violazione dei dati avrà un costo di gestione pratico ed un costo di reputazione. Gli attacchi sono per il 24% dovuti ad errori di gestionale scritto male, e per il 40% attacchi esterni od interni».
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