bollettini postali in farmaciaDopo le polemiche divampate nei giorni scorsi in merito alla possibilità di far pagare i bollettini postali in farmacia, FarmaciaVirtuale.it ha ascoltato Gioacchino Nicolosi, vice-presidente di Federfarma, che era stato citato in un comunicato diffuso dagli organizzatori di un evento fieristico in Sicilia.

[Se non vuoi perdere tutte le novità iscriviti gratis alla newsletter di FarmaciaVirtuale.it. Arriva nella tua casella email alle 7 del mattino. Apri questo link]

Dott. Nicolosi, come giudica le polemiche che sono state scatenate attorno alla questione?

“Quelle che sono arrivate non sono altro che risposte politiche: nella prossima primavera ci saranno le elezioni, e si è approfittato per dar vita a polemiche strumentali. In realtà è la stessa accusa che è stata rivolta a lei da altri. Io posso dirle che non ho mire di alcun tipo. A me interessa solo fare gli interessi della farmacia, e fino a quando sarò vice-presidente di Federfarma sarà questo il mio unico obiettivo.”

Quindi lei conferma la proposta sul pagamento dei bollettini postali in farmacia?

“Innanzitutto non è stata una mia proposta. In occasione di un evento fieristico in Sicilia, una banca che opera a livello nazionale ha presentato un prodotto per il mondo delle farmacie, che comprende tra le altre cose il pagamento di bollettini postali tramite Pos, grazie alla collaborazione con un’azienda specializzata. In secondo luogo non si tratta affatto di una novità: esistono già alcune farmacie che offrono questo tipo di servizi ai cittadini. Sono poche, ma esistono.”

Ma secondo lei è utile che le farmacie propongano anche servizi non attinenti alla sfera sanitaria?

“È ovvio che il ruolo del farmacista è prettamente sanitario, e che i servizi aggiuntivi necessari per i cittadini, legati alla tutela della loro salute, sono i benvenuti, come il Cup o le tante attività di prevenzione. Detto ciò, non si può negare il fatto che le realtà delle farmacie sono estremamente diverse tra loro. Un conto è lavorare in un piccolo centro, magari in montagna, nel quale non c’è né un ufficio postale né una banca. Un altro è avere un esercizio in pieno centro in una grande città.”

Ma la sua opinione personale qual è?

“Nella mia farmacia non ho mai fornito il servizio di pagamento di bollettini postali. E non ho intenzione di farlo in futuro.”

© Riproduzione riservata

Non perdere gli aggiornamenti sul mondo della farmacia

Riceverai le novità sui principali fatti di attualità.

Puoi annullare l'iscrizione con un click. Non condivideremo mai il tuo indirizzo email con terzi.