L’azienda Wellmicro, parte di Named Group, ha fatto sapere il 28 febbraio 2024 di aver adottato la tecnologia shotgun che, nell’ambito del Next generation sequencing (Ngs), consente di sequenziare simultaneamente il Dna di tutti i microrganismi (batteri, virus, miceti e parassiti) presenti nel campione. L’azienda ha precisato che «la tipologia di sequenziamento utilizzata per i test del microbioma intestinale e vaginale di Wellmicro con il passaggio da Amplicon a shotgun compie un rivoluzionario salto di tecnologia e, insieme a un metodo di interpretazione metagenomica avanzato e proprietario, consente di ottenere una rappresentazione globale e funzionale dell’ecosistema microbico analizzato».

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Nuove prospettive nello studio del microbioma umano

Entrando nel merito del Next generation sequencing (Ngs), Wellmicro ha spiegato che «è una tecnologia che ha rivoluzionato il campo della genomica, aprendo nuove prospettive nello studio del microbioma umano. Nel campo dell’Ngs esistono due tipologie di sequenziamento: Amplicon – ovvero un approccio che si concentra sulla sequenza di specifiche regioni del Dna, solitamente utilizzando marker genetici (come il gene 16S Rrna nel caso dei batteri), estremamente utile per identificare e classificare le comunità microbiche ma che permette solo una predizione delle funzioni metaboliche dei microrganismi rilevati, basata sulla sequenza del gene target – e shotgun, che invece permette il rilevamento diretto dell’intero genoma di tutti gli organismi presenti in un campione offrendo una panoramica dettagliata del materiale genetico dell’ecosistema».

Miglioramento notevole della risoluzione tassonomica

Andrea Castagnetti General Manager e co-fondatore di Wellmicro, ha affermato che «grazie allo “shotgun”, la forma più evoluta di metagenomica possiamo esplorare una vasta gamma di regioni genetiche di uno stesso organismo, migliorando notevolmente la risoluzione tassonomica. Attraverso la sequenza completa dei genomi siamo in grado di ottenere informazioni tassonomiche e funzionali con il massimo dell’accuratezza possibile, distinguendo anche tra ceppi molto simili».

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