«Illustre Ministro, mi vedo costretto a rivolgermi a Lei, dopo la nota dello scorso 6 giugno, per riferirle l’esito della veloce consultazione condotta tra all’interno della categoria, al fine di verificare le criticità riscontrate sul territorio nell’approvvigionamento dei Registratori Telematici e/o nelle attività di natura tecnica, connesse alla loro entrata in funzione». Comincia così la lettera inviata da Marco Cossolo, presidente di Federfarma, all’attenzione di Gianni Tria, ministro dell’Economia, a pochi giorni dall’avvio dell’obbligo di invio telematico e memorizzazione elettronica dei corrispettivi, previsto per il 1 luglio 2019. «Le rappresento, preliminarmente – prosegue Cossolo -, che tale iniziativa consegue alla specifica richiesta formulata nell’ambito dell’incontro organizzato presso il MEF dalla Ragioneria Generale dello Stato, lo scorso 10 giugno, a cui erano presenti, oltre ai rappresentanti di questa Federazione e della sua società di servizi Promofarma, l’Agenzia delle Entrate (AdE), Sogei, Assofarm e Comufficio».

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«Questa Federazione – si legge nella lettera -, anche in tale contesto ha ribadito la richiesta, già a Lei rivolta con la nota citata, di differimento del termine del 1° luglio per l’entrata in vigore della normativa sull’invio dei corrispettivi, anche in relazione alla circostanza che soltanto in tale occasione (si ribadisce soltanto il 10 giugno scorso), i rappresentanti delle farmacie hanno acquisito consapevolezza che la normativa di attuazione, che avrebbe consentito alle farmacie la possibilità di ottemperare all’obbligo con modalità alternativa rispetto alla dotazione del Registratore Telematico (RT), pur prevista dalla legge, non sarebbe stata resa disponibile».

«Nel corso della riunione – prosegue la nota –  i rappresentanti dell’Agenzia presenti hanno sollecitato Federfarma ad interpellare le strutture territoriali per verificare, in concreto, eventuali problemi e difficoltà nel reperimento dei Registratori Telematici. Dall’indagine condotta sono emerse oggettive difficoltà per le farmacie a dotarsi di Registratori Telematici, a causa dell’insufficiente disponibilità di prodotti in commercio.

Mi rivolgo pertanto a Lei per chiederLe un autorevole intervento che, alla luce della nuova formulazione del comma 6-ter dell’art. 2 del D. Lgs. 127/2015 prevista dall’art. 12-bis del D.L. 34/2019, autorizzi le farmacie, fino a quando la situazione di mercato non si normalizzi consentendo l’effettiva acquisizione del Registratore Telematico, a continuare a certificare i corrispettivi nella maniera attuale, mediante l’emissione dello scontrino fiscale, avvalendosi degli apparecchi misuratori fiscali in uso, con la memorizzazione nel giornale di fondo e fermi restando gli obblighi sostanziali di liquidazione e versamento della relativa imposta dovuta, secondo le scadenze previste».

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