
Il comparto degli integratori alimentari resta rilevante per l’economia italiana e dà supporto alla crescita del Paese con la creazione di valore e posti di lavoro. Un’analisi condotta da Integratori & Salute, associazione di riferimento del settore e parte di Unione Italiana Food, con il supporto metodologico di Pwc Italia, ha quantificato gli impatti socioeconomici generati nel 2023. I dati hanno evidenziato un mercato dal peso significativo, con un giro d’affari di 4.091 milioni di euro e contributo al Pil nazionale pari a 4.626 milioni di euro. Oltre agli aspetti economici, lo studio ha messo in luce il ruolo del settore nel sostegno all’occupazione, in particolare quella femminile e qualificata. Dei 51.719 lavoratori coinvolti nella filiera, il 50% sono donne, una percentuale superiore alla media nazionale del 42%. Anche la quota di occupati laureati raggiunge il 34%, contro il 24% del dato complessivo italiano.
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Valore aggiunto e la sostenibilità fiscale del settore
Per quanto riguarda le aziende associate a Integratori & Salute, nel complesso hanno generato valore aggiunto diretto di 781 milioni di euro, mentre il gettito fiscale complessivo ammonta a 1.099 milioni di euro. Il canale farmacia-parafarmacia resta centrale, con oltre l’80% delle vendite, segno di un consumo guidato da figure professionali sanitarie. L’indagine “La voce delle aziende”, condotta su un campione di 50 imprese associate, ha delineato le priorità e le criticità del comparto. Tra le sfide principali vi sono le modifiche regolatorie europee, la concorrenza e la sostenibilità economica. L’86% delle aziende dispone di un’unità di ricerca e sviluppo, segnalando una forte propensione all’innovazione.
Fatturato, produzione, occupazione e investimenti
Germano Scarpa, presidente di Integratori & Salute, ha osservato che «il settore degli integratori evidenzia dinamiche positive nel fatturato, nella produzione, nell’occupazione e negli investimenti. È un mercato solido e maturo dove il consumatore mostra sempre più fiducia verso l’utilizzo di questi prodotti, li prende con frequenza e anche con metodo perché è convinto che attraverso il consumo possa mantenere con maggior facilità il proprio stato di salute. In generale farmacia e parafarmacia rimangono i punti di riferimento privilegiati per l’acquisto di integratori alimentari, a dimostrazione di un consumo consapevole, guidato dai professionisti della salute: più dell’80% dei prodotti sono acquistati in questi canali».
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