Quale è il ruolo del farmacista nella gestione degli integratori alimentari, alla luce dell’emergenza Covid-19? In che modo il professionista sanitario può supportare le conoscenze legate al consumo di tali importanti preparati? A fornire una panoramica è Integratori Italia, associazione italiana di categoria aderente a Confindustria, parte di Unione italiana food. «Un tema prioritario e strategico per la farmacia – evidenzia la sigla – è rappresentato dal grande potenziale rappresentato dal consiglio del farmacista in tema di integratori alimentari. Infatti, in un periodo in cui, a causa della pandemia Covid, sempre più consumatori si stanno riferendo ai canali on-line per cercare informazione sugli integratori da assumere, e procedere poi ad un acquisto su una delle numerose piattaforme web, il parere e il consiglio di un integratore può rappresentare uno strumento importante per fidelizzare il cliente alla farmacia».

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L’importanza del consiglio specializzato del farmacista

«Questo perché il consiglio professionale e specializzato del farmacista – mette in luce Alessandro Colombo, vicepresidente di Integratori Italia – su come mantenere uno stato di salute ottimale consente di creare un valore aggiuntivo per il cliente. Una recente ricerca Doxapharma sui modelli di farmacie presenti in Italia evidenzia che le farmacie che hanno deciso di adottare un modello di “proattività” e di “consiglio” nei confronti dei propri clienti hanno definito la categoria degli integratori tra le più importanti dove specializzarsi, per creare appunto quel valore aggiunto in più che altri canali non possono offrire. Il ruolo del farmacista è pertanto fondamentale nel fare chiarezza e orientare il consumatore verso una scelta consapevole. Per questa ragione Integratori Italia si è posta come partner per sostenere una corretta informazione e fornire al farmacista strumenti a supporto che lo aiutino ogni giorno nella comunicazione al pubblico».

Corpo umano esposto a varietà di agenti

Lorenzo Morelli, direttore del Dipartimento di scienze e tecnologie alimentari per una filiera agro-alimentare sostenibile, presso la Facoltà di Scienze Agrarie, alimentari e ambientali in Piacenza, evidenzia che «il corpo umano è continuamente esposto a un’ampia varietà di agenti patogeni, inclusi batteri, virus, funghi e altri microrganismi, che tentano di accedere e replicarsi al nostro interno. L’immunità si basa sulla capacità di distinguere fra ciò che può essere pericoloso e quello che invece non arreca pericolo; una capacità molto precisa e sofisticata, tanto che in alcuni organi è favorita la proliferazione di batteri (intestino, vagina), mentre altri sono mantenuti sterili (polmoni) pur essendo in contatto con l’ambiente esterno. I batteri probiotici possono essere un ulteriore modo per condizionare in modo positivo la composizione del microbiota intestinale, fornendo un supplemento di batteri per le loro dimostrate capacità di interazione con il sistema immunitario. Queste proprietà sono specifiche per ogni ceppo (individuo) batterico e devono essere quindi comprovate da studi specifici per ogni prodotto».

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