foglietti illustrativiOccorre riflettere sull’introduzione di norme più stringenti in materia di cambiamenti ai foglietti illustrativi dei farmaci, al fine di non creare problemi ai cittadini. A chiederlo è il deputato di Area popolare Gianni Sammarco, che ha spiegato di voler lavorare affinché si possa ottenere una disciplina in grado di snellire e rendere più efficienti le procedure di modifica.
«L’Agenzia Italiana del Farmaco e Federfarma – ha spiegato il parlamentare centrista, secondo quanto riportato dall’agenzia ilVelino/AGV News – hanno richiamato recentemente gli operatori della filiera del farmaco (case farmaceutiche, grossisti e farmacisti) ad una maggiore attenzione sulla necessità di informare i cittadini sulle modifiche che l’Aifa stessa introduce nei cosiddetti “bugiardini”, cioè i foglietti illustrativi dei farmaci». Ogni anno, prosegue Sammarco, sono infatti «migliaia le variazioni approvate (oltre 5 mila nel solo 2013) che devono essere riportate nei nuovi lotti dei medicinali». E se in alcuni casi può trattarsi «di aspetti di natura amministrativa, che non hanno alcun impatto sulla salute dei cittadini», a volte le modifiche sono necessarie per aggiungere «nuove evidenze scaturite dalla pratica clinica o da recenti studi».
«La legge prevede sei mesi di tempo per esaurire le scorte precedenti – osserva il deputato di AP – ma impegna tutti gli operatori e in particolare i farmacisti a consegnare al cittadino le nuove istruzioni. I costi di questa operazione gravano tutti sul farmacista, che peraltro spesso non è adeguatamente informato. E anche i rischi gravano tutti sul farmacista, da quello di incorrere nella violazione dell’articolo 443 del codice penale (commercio o somministrazione di medicinali guasti o imperfetti) alla violazione delle regole di deontologia professionale». Per queste ragioni, Sammarco ha fatto sapere di aver presentato un’interrogazione al ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, «affinché in materia si adottino regole più stringenti per tutti gli operatori della filiera. A cominciare dalla previsione di inserire un “alert” automatico nella Banca Dati Farmaci, il database ufficiale dei fogli illustrativi delle caratteristiche del prodotto di tutti i medicinali autorizzati in Italia, per finire, decorsi i sei mesi di tolleranza, con la revoca dal commercio per i farmaci non aggiornati, in qualunque punto della filiera essi si trovino».

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