«Il massiccio ricorso ai farmacisti delle farmacie di comunità per ottenere il Green Pass è una nuova conferma della capacità della nostra professione di poter risolvere le difficoltà causate ai cittadini dall’introduzione di nuove procedure, anche durante le fasi più critiche della pandemia». È quanto evidenzia Andrea Mandelli, presidente della Federazione degli ordini dei farmacisti italiani (Fofi). Secondo il dirigente «è grazie soprattutto ai farmacisti che ha avuto successo il sistema della ricetta dematerializzata, pensato per ridurre gli spostamenti pazienti durante il lockdown. Ma non è certo il solo esempio: sono stati attivati sistemi di consegna a domicilio dei medicinali, i farmacisti hanno eseguito decine di migliaia di tamponi antigenici, dando un contributo importante al controllo dell’andamento della pandemia, e va considerato l’entusiasmo con cui i cittadini hanno accolto la possibilità di potersi far vaccinare dal farmacista di fiducia vicino a casa propria».

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Il ringraziamento della Fofi

«Ringrazio quindi tutti i colleghi – evidenzia Mandelli – che hanno aggiunto anche questa incombenza alla loro attività quotidiana, che non è mai semplice, a tutela dei cittadini. Il nostro ruolo nell’assistenza territoriale è cambiato e questa evoluzione deve proseguire, perché è in grado di assicurare alla popolazione servizi professionali e prestazioni sanitarie che vanno al di là della pur indispensabile dispensazione del farmaco. Gli italiani l’hanno capito fin da subito, nel corso della pandemia, e si sono rivolti ai farmacisti come al loro primo riferimento sul territorio. Ai cittadini che si rivolgono a noi chiedo però di aiutarci ad aiutarli e, nel caso del Green Pass, a recarsi in farmacia con tutti i documenti e i dati necessari, a cominciare dalla tessera sanitaria».

Il ruolo cruciale delle farmacie nella lotta al Covid-19

Il 14 luglio 2021 la Fofi rimarca la necessità di accelerare la campagna vaccinale Sars-CoV-2, ricordando la disponibilità di farmacisti e farmacie. «La rapida diffusione della variante Delta del Sars-CoV-2 – aveva evidenziato la Fofi – impone un’ulteriore accelerazione dell’immunizzazione dei cittadini». Ciò ribadendo che «il coinvolgimento dei farmacisti e delle farmacie di comunità nella campagna vaccinale può essere decisivo a questo fine». La stessa Fofi aveva sottolinea come «poter accedere alla vaccinazione in strutture di prossimità, come le circa 12mila farmacie che hanno aderito alla campagna, rappresenta senz’altro un’importante facilitazione per chi ha difficoltà a raggiungere gli hub».

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