«La rapida diffusione della variante Delta del Sars-CoV-2 impone un’ulteriore accelerazione dell’immunizzazione dei cittadini». È quanto auspica la Federazione degli ordini dei farmacisti italiani (Fofi), ribadendo che «il coinvolgimento dei farmacisti e delle farmacie di comunità nella campagna vaccinale può essere decisivo a questo fine». La stessa Fofi sottolinea che «poter accedere alla vaccinazione in strutture di prossimità, come le circa 12mila farmacie che hanno aderito alla campagna, rappresenta senz’altro un’importante facilitazione per chi ha difficoltà a raggiungere gli hub».

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Superare timori e diffidenze

La Fofi puntualizza che «l’intervento di professionisti con i quali il cittadino ha già un rapporto di conoscenza e fiducia, come gli oltre 26mila farmacisti abilitati alla vaccinazione attraverso i corsi dell’Iss, è utile a superare timori e diffidenze, soprattutto nelle persone meno informate. La presenza capillare di farmacisti e farmacie di comunità è un elemento fondamentale, e non a caso paesi come Stati Uniti, Francia e Inghilterra, quest’ultima anche in previsione dell’eventuale necessità di una terza dose, stanno coinvolgendo nell’attività di immunizzazione un numero sempre maggiore di presidi. Anche l’Italia attraversa una fase delicatissima che richiede la massima rapidità di intervento e i farmacisti sono pronti a fare la loro parte».

La guida pratica con indicazioni e adempimenti

È utile ricordare che lo scorso giugno la Fofi aveva presentato una guida pratica e aggiornata con indicazioni e adempimenti per i farmacisti vaccinatori. Il vademecum è opera di un gruppo di lavoro coordinato da Luigi D’Ambrosio Lettieri, vicepresidente della Federazione, con l’intento di offrire una guida pratica e veloce da consultare, per supportare l’attività del farmacista vaccinatore e fornire indicazioni relative agli adempimenti a cui la farmacia deve attenersi in qualità di punto vaccinale. I contenuti della pubblicazione sono tratti dalla documentazione ufficiale diffusa dal Ministero della Salute, dall’Iss, dall’Agenzia italiana del farmaco (Aifa), dall’Istituto nazionale assicurazione infortuni sul lavoro (Inail), dall’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas), da Federfarma, da Assofarm, dalla Società italiana farmacisti preparatori (Sifap) e dalla Società italiana di farmacia ospedaliera e dei servizi farmaceutici (Sifo).

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