In occasione delle festività natalizie, le farmacie di Roma promuoveranno una raccolta di farmaci e presidi medico chirurgici per le fasce più bisognose della popolazione e i migranti che fuggono da scenari di guerra. A farlo sapere è il sindacato dei farmacisti capitolini, il quale ha reso noto che il 25 ottobre 2023 «una delegazione composta da consiglieri di Federfarma Roma e Lazio, Ordine dei farmacisti di Roma, Utifar e Fenagifar, è stata ricevuta in Vaticano dal Santo Padre, Papa Francesco». In tale occasione Andrea Cicconetti, presidente di Federfarma Roma, e Giuseppe Guaglianone, vicepresidente dell’Ordine dei farmacisti di Roma, hanno presentato al Santo Padre il progetto “Un farmaco per gli ultimi”. Erano presenti all’incontro anche Eugenio Leopardi, presidente di Federfarma Lazio e Utifar, Alfredo Procaccini, vicepresidente Federfarma, Vladimiro Grieco, presidente di Fenagifar, e Raffaella Ramundo Montarsolo, Maria Grazia Mediati, Massimiliano Matteazzi, Matteo Sonnino e Felice Restaino, consiglieri di Federfarma Roma.

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La raccolta con il supporto della Santa Sede. Come evidenziato dalle sigle di categoria, dunque, «in occasione delle prossime festività natalizie le farmacie di Roma e del Lazio promuoveranno una raccolta di farmaci, presidi medico-chirurgici e integratori da destinare alle fasce più marginali e bisognose della popolazione, a partire dai migranti che fuggono da scenari di guerra, o più in generale da persone che non possono accedere a questi beni fondamentali semplicemente perché non possono permetterselo». In tal senso «Federfarma Roma, Utifar, Fenagifar e l’Ordine dei farmacisti di Roma, attraverso l’Elemosineria Apostolica, ufficio della Santa Sede che ha il compito di esercitare la carità verso i poveri a nome del Sommo Pontefice, consegneranno farmaci e presidi medici raccolti agli enti e istituzioni che ne hanno maggiormente bisogno».

I motivi e le peculiarità del progetto. Il presidente Cicconetti ha spiegato che «il progetto ha come finalità sanitaria e sociale in particolare gli stranieri provenienti da scenari di emarginazione, violenza o guerra. Ancora una volta le farmacie di Roma e provincia sono al servizio non solo dei cittadini, ma anche delle persone meno fortunate che vivono in condizioni di grave disagio sociale ed economico». Guaglianone ha descritto l’incontro come «un’emozione incredibile e un privilegio poter consegnare da parte di tutti i farmacisti di Roma i simboli della nostra professione, il camice e il caduceo, al Santo Padre. Una giornata da incorniciare, fatta di spiritualità, amicizia e con spirito di unione per tutta la categoria».

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