
«Abbiamo deciso, assieme al consiglio, di inviare questa circolare per arginare un fenomeno che per il momento non è così diffuso, ma che è bene bloccare sul nascere – ha spiegato il presidente del sindacato provinciale, Umberto D’Alia, a FarmaciaVirtuale.it -. Il servizio Cup viene erogato nelle farmacie grazie ad un accordo, che prevede appunto la riscossione di 1,50 euro, firmato dalla nostra associazione di categoria con l’azienda sanitaria locale. Si tratta di un’intesa sulla quale Federfarma si è spesa, e quella adottata da alcuni è di fatto una forma di concorrenza sbagliata. Sono convinto infatti che la concorrenza vada fatta, casomai, sul prezzo del farmaco e non su un servizio che abbiamo lottato per poter ottenere». D’Alia ricorda inoltre che «chi appartiene alla nostra associazione deve fare riferimento anche a delle regole. Di obbligatorio non c’è nulla, ma se si sceglie di far parte di Federfarma…». E quindi conclude: «In futuro sigleremo accordi anche per il ritiro di referti in farmacia. In quel caso la remunerazione arriverà direttamente dalla Asl e non dal cittadino».
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