La dodicesima edizione di “FarmacistaPiù” si è chiusa a Bologna dall’11 al 13 aprile 2025, contestualmente a Cosmofarma, e ha riunito professionisti del settore farmaceutico, accademici e rappresentanti istituzionali. Promosso da Federfarma, Fondazione Francesco Cannavò e Utifar, con il patrocinio della Fofi e la collaborazione di Summeet, l’evento ha esaminato le dinamiche che ridisegnano il Servizio sanitario nazionale. Tra i temi centrali emersi, i cambiamenti demografici, l’aumento delle patologie a lungo termine, l’impatto delle tecnologie e la necessità di garantire equità nell’accesso alle terapie. Il congresso si è proposto come piattaforma per ridefinire il ruolo del farmacista, sempre più strategico nel sistema salute, attraverso un approccio integrato tra competenze tradizionali e innovazione.

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Interventi istituzionali e visione strategica

Nel corso della sessione plenaria della seconda giornata, il ministro della Salute Orazio Schillaci, ha evidenziato il ruolo dei farmacisti e della rete delle farmacie come presidi sanitari di prossimità fondamentali per rispondere alle necessità di una popolazione sempre più anziana e con un crescente numero di patologie croniche. Il sottosegretario del ministero della Salute, On. Marcello Gemmato, ha sottolineato il valore della rete delle 20mila farmacie di comunità capillarmente presenti nel Paese, per garantire ai cittadini un accesso equo e sostenibile all’assistenza farmaceutica e sanitaria tramite l’attività di dispensazione dei farmaci e l’erogazione di servizi e prestazioni sanitarie essenziali per promuovere la prevenzione e consentire il monitoraggio e la corretta gestione delle cronicità.

Aggiornamento e confronto aperto a tutte le componenti della professione

«FarmacistaPiù è un importante momento di aggiornamento e di confronto aperto a tutte le componenti della professione e, come ogni anno, si concretizza in una tre-giorni ricca di nuovi stimoli per sostenere l’evoluzione del ruolo del farmacista, in tutti gli ambiti in cui è occupato, come professionista competente, proattivo, orientato al paziente e sempre più centrale nella sanità del Paese», ha dichiarato Andrea Mandelli, presidente Fofi e presidente del Congresso.

Capacità di valorizzare il passato di una professione con 800 anni di storia

«Nel Dna del farmacista c’è la grande capacità di valorizzare il passato di una professione con 800 anni di storia, di adattarsi al presente e di cambiare per un futuro che garantisca un’assistenza sanitaria più moderna, equa ed efficiente, a beneficio dei cittadini e a sostegno del Servizio Sanitario nazionale. È con questo spirito che FarmacistaPiù si è affermato come un’occasione unica di aggiornamento e di dialogo per l’intera comunità professionale, ma anche come un’opportunità per rivolgere uno sguardo più ampio sulle tematiche di attualità scientifica, sanitaria e normativa che accompagnano l’evoluzione del ruolo e delle funzioni del farmacista sul territorio, negli ospedali e nei servizi farmaceutici», ha affermato Luigi d’Ambrosio Lettieri, presidente della Fondazione Francesco Cannavò.

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