Ha registrato numeri da record la decima edizione di FarmacistaPiù, il Congresso nazionale dei farmacisti, promosso da Federfarma, Fondazione Cannavò e Utifar, con il patrocinio di Fofi e l’organizzazione di Edra. Il congresso si è concluso sabato e ha ottenuto una massiva adesione da parte dei farmacisti che da giovedì 19 a sabato 21 ottobre hanno partecipato in 14mila ai 38 convegni organizzati su piattaforma digitale per approfondire e dibattere su temi di interesse scientifico, sanitario e politico istituzionale. Tra gli oltre 170 relatori provenienti dal mondo della professione, delle Istituzioni, dell’accademia e della scienza, sono intervenuti il ministro della Salute, Orazio Schillaci, il sottosegretario di stato alla Salute, Marcello Gemmato, Rocco Bellantone, commissario straordinario dell’Istituto superiore di sanità, il nuovo direttore generale della Programmazione sanitaria, ministero della Salute, Americo Cicchetti, Domenico Mantoan, direttore generale Agenas, Carlo Maccari, segretario della XII commissione Affari sociali della Camera, Marco Alparone, vicepresidente e assessore al Bilancio di Regione Lombardia e il presidente di Egualia Enrique Hausermann. Grande soddisfazione è stata espressa dai promotori del Congresso nazionale, intervistati durante la sessione conclusiva di sabato sera.

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Protagonisti dello sviluppo di un Ssn in linea con aspettative italiani. Il presidente di Fofi e del Congresso, Andrea Mandelli, ha sottolineato l’importante adesione dei farmacisti alle sessioni convegnistiche e l’eccellenza dei relatori intervenuti nella tre giorni che hanno saputo assicurare efficienza e qualità a tutti gli incontri. Mandelli ha poi ricordato che «nel 2005 abbiamo dato vita a un ambizioso progetto di riforma della professione che oggi possiamo – con soddisfazione – affermare di aver realizzato in tutte le sue parti, con il pieno riconoscimento della centralità del nostro ruolo nell’ambito Servizio sanitario nazionale. Ora, con una prospettiva di lungo periodo, ci siamo prefissati l’obiettivo di redigere un nuovo progetto per i prossimi vent’anni. Vogliamo tracciare una rotta per il futuro insieme a tutta la comunità professionale, affinché ciascuno di noi possa contribuire nel ridisegno del ruolo del farmacista nella sanità di domani. Faremo una sintesi di idee e proposte per guardare al futuro con fiducia. Il nostro obiettivo è continuare a essere protagonisti dello sviluppo di un Ssn coerente con le aspettative degli italiani, svolgendo le attività fondanti della nostra professione da oltre 800 anni: la promozione della salute e l’assistenza quotidiana ai pazienti».

«Il tracciato è ancora lungo». Marco Cossolo, presidente di Federfarma, promotore del Congresso dal 2018, ha definito FarmacistaPiù come una vera e propria «opportunità di dialogo e collaborazione». Come evidenziato da Cossolo, «abbiamo fatto tanta strada, ma il tracciato è ancora lungo. La farmacia dei servizi è una realtà da arricchire, il parco vaccinazioni andrà implementato, ma la vera sfida per la farmacia è la prossimità. Appare indispensabile oggi creare dei presidi capillari che, con i medici di famiglia e gli infermieri di comunità, rappresentino dei riferimenti a pieno titolo per il cittadino e i relativi bisogni di salute. Dobbiamo continuare a promuovere cultura affinché il professionista abbia tutte le competenze per svolgere a pieno il proprio ruolo sul territorio».

Farmacia dei servizi è un’opportunità. Anche Eugenio Leopardi, presidente Utifar, ha posto l’accento sulla necessità di promuovere cultura, ma soprattutto sulla necessità di comunicare con efficacia. Secondo Leopardi «quanto emerso da questi tre giorni è una figura del professionista nuovo, ma dobbiamo comunicarlo ai colleghi. La farmacia dei servizi non è soltanto un cambiamento, ma un’opportunità per consolidare il rapporto tra cittadino e farmacista. Continuando a mantenere questa relazione e comunicando a tutti questa necessità, la farmacia continuerà a brillare». Leopardi si è complimentato con i giovani della Fenagifar, invitando proprio questi ultimi a farsi ambasciatori presso tutti i colleghi farmacisti delle istanze raccolte durante l’assise.

Farmacisti riferimento strategico e affidabile. Luigi d’Ambrosio Lettieri, presidente di Fondazione Cannavò e vicepresidente Fofi, ha concluso con un pensiero rivolto a tutti i farmacisti: «È per l’intera comunità professionale che lavoriamo, volendone rilanciare ruolo, funzioni e gratificazioni in una prospettiva utile a sostenere il sistema sanitario nazionale, e a tutelare la salute pubblica, ed è a loro che mi rivolgo, affidando la sintesi di questa decima edizione a una parola: alleanza. Alleanza tra gli organismi professionali di categoria che sono concretamente impegnati a governare una nuova e positiva fase della professione, dove alleanza tra le varie componenti della professione rappresentata da 22 associazioni di categoria che hanno animato altrettanti convegni di elevatissimo valore, alleanza con le istituzioni nazionali e regionali, ma soprattutto alleanza con i cittadini che quotidianamente ci confermano la loro fiducia e il loro consenso. I farmacisti, negli ospedali e sul territorio, per competenza e capacità, si confermano un riferimento strategico e affidabile che vede nella farmacia un presidio fondamentale insostituibile della sanità territoriale. Il processo di continua evoluzione che caratterizza da sempre la nostra professione, prosegue oggi con un rinnovato impegno e troverà a breve la collegiale definizione di un progetto programmatico alla cui attuazione ci dedicheremo nei prossimi anni per rispondere con responsabilità e lungimiranza alle sfide dei tempi».

Crescita della manifestazione nel corso degli anni. Per Giorgio Albonetti e Ludovico Baldessin, rispettivamente presidente di Lswr Group e amministratore delegato di Edra, partner di FarmacistaPiù dalla prima edizione «è stato un onore accompagnare i farmacisti in questo percorso decennale. Abbiamo avuto il privilegio di osservare da vicino la crescita della manifestazione, ma non solo. Dieci anni fa guardavamo all’impegno e alla lungimiranza di questi professionisti, ora ne constatiamo il successo, il riconoscimento come protagonisti all’interno del sistema salute e gli attestati di stima ricevuti dalle istituzioni».

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