L’attività di prevenzione e repressione dei crimini in ambito farmaceutico da parte dei carabinieri del Nuceo antisofisticazioni (Nas) continua a dare i suoi frutti. Secondo quanto comunicato dal ministero della Salute, infatti, nel corso di diverse operazioni i militari hanno riscontrato diverse irregolarità, alcune delle quali in carico a farmacie, altre in parafarmacie. Venendo alle operazioni portate a termine, il Nas di Caserta ha reso noto di aver sequestrato «617 confezioni di farmaci scaduti di validità presso una parafarmacia della provincia priva di autorizzazione». Per questo motivo, il farmacista titolare «già noto alle forze dell’ordine, è stato deferito all’Autorità giudiziaria. Il valore dei prodotti sottratti al commercio è di circa 8mila euro». Un’altra operazione riguarda il contrasto alla promozione di farmaci online. Nel dettaglio, il Nas di Bari segnala che «dall’analisi di video pubblicati sulla piattaforma web “youtube” e sul social network “facebook”, ha scoperto un farmacista, nativo della provincia, che promuoveva diverse tipologie di farmaci senza la preventiva autorizzazione del ministero della Salute». Anche in questo caso, i militari pugliesi «hanno contestato al professionista due sanzioni amministrative per complessivi 40mila euro».

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Ulteriori operazioni hanno riguardato una parafarmacia in provincia di Catania, la quale «gestita permanentemente da personale sprovvisto di titoli abilitativi ed in assenza del farmacista titolare». In questo caso i carabineri del Nas di Catania hanno segnalato all’autorità giudiziaria il titolare ed il dipendente per esercizio abusivo della professione di farmacista. Poi, il Nas di Bologna, «ha contestato al responsabile di una farmacia sita in provincia di Ravenna una violazione amministrativa dal valore superiore ai 3.000 euro. Nel corso di un’ispezione, infatti, i militari del Nucleo Emiliano avevano constatato che l’uomo aveva omesso di redigere i fogli di lavorazione relativamente alla preparazione di un farmaco galenico». Infine, il Nas di Palermo, ha ottenuto «la sospensione dell’autorizzazione e la temporanea chiusura di un deposito all’ingrosso di farmaci», per aver movimentato medicinali senza il direttore tecnico che si trovava in ferie.

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