Sarebbero finiti direttamente in commercio le diverse migliaia di prodotti sequestrati dai carabinieri del Nas di Milano, in collaborazione con i nuclei di Firenze e Trento, nell’ambito di una perquisizione portata a termine presso un’azienda di produzione e vendita di farmaci ubicata nel milanese. Cinquantamila il numero di prodotti interessati alla misura restrittiva. Secondo quanto comunicato dai Nas, «i prodotti, a base di arnica, vantavano proprietà terapeutiche e, trattandosi quindi di farmaci, erano stati immessi in commercio senza aver ottenuto l’autorizzazione», per un valore commerciale di circa 500mila euro.

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Anche i carabinieri del Nas di Padova, in un’altra operazione, hanno portato a termine il sequestro di 600 confezioni di integratori alimentari, presso un’azienda nel vicentino. I prodotti, destinati al commercio online, «erano stati immessi in commercio – si legge in un comunicato – benché privi della notifica dell’etichetta al ministero della Salute». In aggiunta a ciò «erano contenuti all’interno di un locale deposito sconosciuto all’Autorità Sanitaria locale». Si tratta delle prime operazioni portate a termine nel 2020. Lo scorso dicembre, nel corso di diverse operazioni, i militari avevano riscontrato irregolarità, alcune delle quali in carico a farmacie, altre in parafarmacie.

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