Quando si parla di investimenti in tecnologie applicate al mondo della farmacia, talvolta sono differenti le opinioni in cui ci si imbatte, soprattutto quando si tratta di strumenti “fisici” che richiedono importanti impieghi di risorse. Nonostante vi siano pro e contro per ogni singola soluzione, a volte a pesare sul bilancio della farmacia è, al contrario, il mancato investimento in tale direzione. Un caso diffuso, relativo ad un problema in carico a molte farmacie, è la gestione dell’esposizione dei prezzi in corrispondenza dei prodotti esposti nelle aree a pubblico servizio. Come è noto, infatti, la normativa impone l’esibizione dei prezzi correntemente aggiornati, in corrispondenza delle relative confezioni. In aggiunta a ciò, vi è il bisogno del cliente di conoscere il prezzo aggiornato in tempo reale, per portare a termine il processo decisionale relativo alla scelta di un prodotto, piuttosto che un altro. Ad intervenire su questo tema è Stefano Gaiera, farmacista territoriale, che illustra a FarmaciaVirtuale.it il suo punto di vista sulla scelta di una soluzione di etichettatura elettronica dei prodotti a scaffale.

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«Ho installato una soluzione di etichette elettroniche – spiega Gaiera -, in sostituzione al vecchio ed obsoleto modello di etichettatura con la prezzatrice manuale. Questo cambiamento mi ha fatto certamente risparmiare tempo, ma la prima cosa che ho potuto constatare è che semplifica un processo che diversamente può presentare una serie di intoppi». In proposito, il farmacista evidenzia che «il problema principale del prezzare i prodotti da mettere a scaffale riguarda il fatto che, se si mette fuori un prodotto che non ha una rotazione soddisfacente e si utilizza la prezzatrice col prezzo removibile, questo dopo un pò si stacca. Se invece si usa una prezzatrice manuale, con il bollino adesivo permanente, al cambio prezzo si è punto e a capo». Non solo. «Anche se dopo qualche tempo si deve aggiornare il prezzo sullo stesso prodotto già etichettato, l’acquirente noterà un’etichetta incollata sopra quella precedente, il che lo porterà a riflettere sul repentino cambio di prezzi». E questa, evidenza, «non è una cosa positiva per l’immagine della farmacia». Un’altra cosa, a dire del farmacista positiva, «è che da quanto vi sono le etichette elettroniche in farmacia, le persone non chiedono più il prezzo. Prima, nonostante fossero presenti i bollini adesivi, le persone non vedevano bene e chiedevano nuovamente il prezzo».

In aggiunta a quella appena evidenziata, c’è la parte relativa alla gestione delle promozioni. «Armonizzare questo processo con il nuovo sistema di etichettatura, non è la stessa cosa del vecchio. Oltre ad essere sempre esatto, infatti, il prezzo è visto in maniera ottimale». In più, spiega Gaiera, «se si attiva l’offerta con lo sconto, si può eventualmente aggiungere un “tag” con la scritta “promozione”, “offerta” o “novità”, in modo da darle ulteriore risalto». In concreato, «una persona che preleva il prodotto dallo scaffale, vede tutto con estrema chiarezza e trasparenza». In più, «la comodità principale delle etichette elettroniche – riferisce Gaiera -, è che nel momento in cui si cambia il prezzo sul software gestionale, questo viene automaticamente inviato e scritto sull’etichetta. Senza alcun errore. Soprattutto nei confronti del paziente, spesso attento a verificare eventuali incongruenze». A proposito del software gestionale, Gaiera fa notare che «le etichette sono integrate perfettamente con la soluzione implementata in farmacia». Inoltre, «per la prima installazione non abbiamo dovuto fare nulla. L’azienda si è occupata di fare tutto, anche il primo posizionamento delle etichette elettroniche vicino ai prodotti».

Volendo tirare un bilancio, quindi, sembrerebbe che implementando una soluzione di etichette elettroniche non vi siano lati negativi. Tranne uno, conclude il farmacista: «Hanno un prezzo certamente non basso e per questo motivo bisogna fare un’attenta valutazione preliminare». Tuttavia, Gaiera si sente fortunato perché «con l’uso dell’iper-ammortamento al 250%, portato al 270% con la legge di bilancio 2019, l’investimento è stato quasi del tutto recuperato, pagandole circa la metà, compreso il risparmio delle tasse». E la durata delle batterie? A questa domanda il farmacista risponde che «è un anno e mezzo che sono installate e ancora non si è scaricata alcuna batteria. Non so quanto tempo ancora dureranno, però come durata è ottima». Smontando quindi anche una delle ultime eventuali obiezioni.

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