«La scadenza per adeguare gli apparecchi all’invio telematico degli incassi giornalieri sarà riformulata, insieme alle specifiche tecniche messe a punto al momento dell’attuazione dell’obbligo». È quanto ha reso noto l’Agenzia delle Entrate, anticipando così di alcune settimane il termine ultimo della trasmissione telematica dei dati dei corrispettivi giornalieri derivanti dall’utilizzo di distributori automatici diversi da quelli disciplinati dal provvedimento del direttore dell’Agenzia delle Entrate del 30 giugno 2016. La stessa Agenzia ha specificato che il termine del 31 dicembre 2022 è stato cancellato «dopo il lungo periodo di crisi economica innescato dall’epidemia di Covid-19 e dalle conseguenti misure restrittive imposte anche ai gestori di distributori automatici, il termine del 31 dicembre 2022, fissato con il provvedimento del 30 giugno 2016 (vedi articolo “Corrispettivi da vending machine: le regole per trasmetterli online”), concesso a questi ultimi per rinnovare le vecchie vending machine, mettendole in condizione di memorizzare e trasmettere online le informazioni sui corrispettivi giornalieri».

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Pianificata in futuro la nuova scadenza di adeguamento

Alla luce di quanto evidenziato, l’Agenzia ha sottolineato che «con successivi interventi normativi, la tempistica di svecchiamento dei distributori automatici sarà ripianificata insieme alla riformulazione delle specifiche tecniche messe a punto al momento dell’attuazione dell’obbligo introdotto dall’articolo 2, comma 2, del decreto legislativo n. 127/2015. Attuazione arrivata con il richiamato intervento di giugno 2016, poi completata con un altro provvedimento del 30 marzo 2017 (vedi articolo “Corrispettivi da vending machine: la via senza porta di comunicazione”)». Nella stessa nota l’Agenzia ha ricordato che «la necessità di prevedere strumenti di controllo delle cessioni di beni effettuate attraverso i distributori automatici trova origine nella legge delega n. 23/2014, resa operativa, come accennato, dal Dlgs n. 127/2015, nel quale è stato previsto, tra l’altro, che a partire dal 1° gennaio 2017, gli operatori che svolgono l’attività di erogazione di beni attraverso vending machine debbano memorizzare elettronicamente e trasmettere telematicamente i dati dei corrispettivi giornalieri». Sempre nello stesso decreto «in considerazione dello stato di obsolescenza e impreparazione tecnologica a rispettare l’obbligo di molti apparecchi già in funzione, è stato previsto un tempo sufficientemente congruo per consentire ai gestori di trovare le giuste soluzioni tecniche per assolverlo».

L’app di Promofarma

È utile ricordare che l’obbligo di invio era scattato a partire dal 1 gennaio 2018 e riguardava tutti i distributori automatici privi di “porta di comunicazione”, previo censimento degli stessi e acquisizione del relativo QrCode identificativo. Anche Promofarma aveva prodotto un’app per la trasmissione telematica all’Agenzia delle Entrate dei dati dei corrispettivi. A renderlo noto era stata la stessa Federfarma che, all’epoca, aveva ricordato come il software sia stato sviluppato in ambiente Android – è dunque scaricabile sul Play Store – e che esso richiede un device (smartphone o tablet) che garantisca una serie di requisiti minimi: la versione installata di Android deve essere almeno la 4.4 “kitkat”; deve essere dotato di una fotocamera con auto focus; deve possedere la geolocalizzazione Gps integrata. App che poi è stata aggiornata nel corso dei mesi successivi e integrata con l’app per ambienti Apple iOs.

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