Sono 1.900 le farmacie che su tutto il territorio nazionale non hanno ancora inviato al Sistema Tessera Sanitaria dell’Agenzia delle Entrate i dati relativi alle spese sanitarie e veterinarie sostenute dalle persone fisiche nel 2019. A farlo sapere è Federfarma, la quale spiega in una nota che «la Ragioneria Generale dello Stato ha comunicato in data 20 gennaio, che il 91% delle farmacie ha trasmesso i dati riguardanti le spese sanitarie e veterinarie sostenute presso di loro dalle persone fisiche nell’anno 2019 al Sistema TS-730». La stessa Federfarma «sollecita le farmacie che ancora non avessero trasmesso i dati al Sistema TS-730 a provvedere al più presto e, comunque, entro il richiamato termine del 31 gennaio p.v., anche al fine di non incorrere in possibili sanzioni».

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Per concorrere all’obiettivo, Federfarma esorta il contributo delle software house, «invitate a voler fornire la massima collaborazione possibile alle farmacie territorialmente assistite, favorendo in tal modo la trasmissione integrale dei dati in questione al Sistema TS-730». In merito ai professionisti tenuti all’invio, lo scorso dicembre è stato pubblicato in Gazzetta ufficiale il provvedimento contenente l’elenco degli ulteriori soggetti obbligati all’invio dei dati sanitari per l’elaborazione della dichiarazione dei redditi precompilata. Sono infatti 19 gli esercenti delle professioni sanitarie che dovranno trasmettere telematicamente i dati delle spese sanitarie relative alle prestazioni erogate, nell’ambito del Sistema tessera sanitaria.

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