«Non tanto il merito, bensì il metodo della proposta Sileri. Del ddl se ne parlava da tempo seppure i contenuti fossero ancora sconosciuti, ma vengono resi noti in un contesto non certamente imparziale. Il presidente della Commissione Igiene e Sanità del Senato affermando che possa accontentare tutti.
Di solito le proposte nascono dopo aver sentite le parti coinvolte». È quanto comunica in una nota Daniele Viti, presidente dell’associazione Unaftisp.
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«Col Sen. Sileri – spiega Viti – l’unico incontro avuto come Unaftisp fu a ridosso del suo insediamento, un incontro conoscitivo e prettamente interlocutorio. Quando venimmo a conoscenza che il senatore stava lavorando sul ddl abbiamo chiesto un ulteriore incontro. Ci fu risposto che l’agenda era chiusa a causa di impegni prioritari, invitandoci a restare in attesa di nuove date».
«Alcuni punti – prosegue – sono, se veri, davvero irricevibili per come esposti, conservatori e restauratori di quei privilegi per pochi. Su tutti l’ereditarietà, la quale se ne è ben guardato nel metterla in discussione, dimenticando che è una concessione governativa da rimettere allo stato e che viene invece passata di padre in figlio. Forse sarebbe il caso di rispolverare la riforma Giolitti». Inoltre, sottolinea Viti, «secondo arcaico aspetto difeso dal senatore è la pianta organica, che si lascia così come è, a valere su sedi oggi non fruibili, in barba ad ogni altro metodo di valutazione, più attuale e coerente. E ancora l’istituzione di un concorso beffa come quello del Monti dal quale si rimettono in gioco anche le stesse sedi dopo vari interpelli».
Infine, conclude Viti, «l’eliminazione del farmacista dalle parafarmacie, l’introduzione delle confezioni starter obbligando ad adeguarsi nell’arco di 24 mesi senza dare un’alternativa a migliaia di colleghi che rimarrebbero senza lavoro. Nessun governo precedente è arrivato a tanto! Non si è tenuto conto del tavolo Fofi, guardato da tutte le istituzioni con vivo interesse. Se questa è la proposta, la nostra risposta è un netto no!. Non accetteremo mai un ddl simile. La proposta Sileri non rispecchia tra l’altro le indicazioni della Ministra Grillo ossia un farmacista una farmacia attraverso una riforma del sistema».
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