Perché continuare a chiedere soldi ai pazienti quando c’è chi è disposto a fornire un servizio gratuito? È questa la domanda che il Movimento Nazionale Liberi Farmacisti ha rivolto a tutte le ASL della Campania.
Casus belli: il servizio CUP di prenotazione. Attualmente il costo richiesto per questa prestazione è di tre euro, e tale resta, sebbene le parafarmacie campane abbiano offerto alla Azienda Sanitaria Locale di Avellino la disponibilità di effettuare le prenotazioni a titolo gratuito. La proposta, però, almeno per ora sembra essere caduta nel vuoto. Nel frattempo arrivano le proteste di Federconsumatori Avellino. Le motivazioni sono state spiegate da Fiorentino Lieto, Presidente della sede irpina dell’associazione, che ha dichiarato: “anziani che non pagherebbero niente, perché esenti, si troverebbero a pagare una vera e propria tassa sulla prenotazione”.
A dare ulteriori indicazioni in merito alla vicenda è stato Ivan Ruggiero, responsabile per la Campania della Confederazione Unitaria Libere Parafarmacie Italiane, che ha fatto il punto della situazione, come si legge da comunicato stampa: “a tutte le ASL della Campania abbiamo inviato la nostra offerta, quella delle parafarmacie, per svolgere il servizio di prenotazione gratuito, ma abbiamo incontrato molteplici resistenze e questo malgrado vi sia un pronunciamento netto dell’Antitrust, che ritiene contrario alla legge determinare anche in questo campo un “monopolio” della prenotazione CUP”.
Desta sorpresa l’atteggiamento delle ASL perché, come affermato ancora dal dottor Ruggiero “nelle parafarmacie vi sono dei professionisti perfettamente in grado di aiutare il cittadino a fare la sua prenotazione, non comprendiamo questa resistenza ad estendere il servizio che porterebbe anche risparmi nelle casse delle stesse ASL”.
Non ci si arrende, comunque. L’iniziativa verrà ancora portata avanti perché :“la nostra disponibilità rimane e viene rinnovata. In tempi brevissimi possiamo migliorare il servizio, rendendolo più accessibile e meno oneroso. Basta solo la volontà di realizzarlo”.
A concludere il pensiero del dottor Ruggiero è una considerazione: “non vorremmo che queste resistenze fossero proprio determinate da una eccessiva influenza dei titolari di farmacia nei confronti delle ASL”.
Resta invariata, quindi, la volontà delle parafarmacie di offrire gratuitamente il servizio. L’iniziativa, inoltre, potrebbe riguardare anche altre regioni, come confermato da fonti del MNLF, contattate da Farmaciavirtuale.it. In diversi luoghi della penisola il servizio in questione, che come affermato dall’Antitrust non è soggetto a limiti di concorrenza, viene richiesto da tempo. Un servizio che in città come Bologna, Modena e Catanzaro le parafarmacie riescono già a garantire.
Le ASL diranno sì anche altrove?
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