Dopo le misure straordinarie per il sostegno dei farmacisti colpiti dal coronavirus annunciate dall’Enpaf a inizio pandemia, anche la Federazione degli ordini dei farmacisti italiani (Fofi) ha predisposto un fondo destinato ai farmacisti iscritti colpiti dal virus. «È stato istituito – si legge in una nota – un fondo di importo complessivo pari ad € 2 milioni, volto a finanziare iniziative assistenziali in favore di farmacisti colpiti a vario titolo dagli effetti della pandemia da Covid-19 e il Consiglio Nazionale ha condiviso tale scelta, deliberando di avviare la procedura di erogazione del suddetto Fondo secondo i criteri e le modalità che di seguito si illustrano».

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Le diverse aree di intervento

Le aree di intervento riguardano il «contributo ai farmacisti ricoverati per covid-19», destinato ai «malati ricoverati in ospedale o casa di cura per patologia da Covid-19 a parziale ristoro per la malattia durante il periodo di degenza». Il «contributo ai farmacisti che hanno perso lavoro e contributo ai farmacisti in cassa integrazione causa Covid-19» mirato al «sostegno degli iscritti che hanno perso il lavoro a causa del Covid-19 e a sostegno degli iscritti dipendenti di aziende che a causa del Covid-19 hanno fatto ricorso alla cassa integrazione». Un’ultima area è relativa al «sostegno alla genitorialità», ovvero «un contributo ai farmacisti genitori con almeno un figlio di età inferiore a sei anni, che non abbiano beneficiato di altra misura di sostegno di analoga natura corrisposta da enti e/o organismi di categoria».

Le modalità di erogazione dei contributi

Le tre diverse aree di intervento sono «finalizzate ad attribuire un sussidio per alcune specifiche situazioni di fragilità in cui possono essere incorsi i farmacisti. Pur essendo dotata ciascuna sezione di uno specifico stanziamento economico, è stato ipotizzato un sistema di compensazione con gli eventuali fondi residui delle altre sezioni». Nel dettaglio «l’erogazione dei contributi avverrà fino al completo utilizzo delle risorse disponibili, sulla base di una graduatoria di assegnazione elaborata in funzione crescente dell’Indicatore della situazione economica equivalente (Isee) del richiedente, ferma restando l’utilizzazione delle eventuali risorse provenienti dalle altre sezioni».

La modalità di presentazione della domanda

Con riferimento alle modalità di presentazione della domanda, essa «dovrà essere presentata – precisa la Fofi – dall’interessato all’Ordine territoriale presso il quale è iscritto entro la data del 30 settembre p.v. e, previa verifica della relativa regolarità e completezza, sarà trasmessa entro il 31 ottobre p.v. dall’Ordine stesso alla Federazione per la validazione finale e l’erogazione».

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