Pubblicati di recente i criteri di valutazione applicati dalla Regione Lazio per i titoli relativi al concorso per sedi farmaceutiche, al link per scaricare il documento.
E’ evidente che la commissione non ha adottato un criterio meritocratico nella valutazione del voto di laurea preferendo una valutazione meramente tecnico-matematica attribuendo punti a partire da votazioni minime. La specializzazione e il dottorato valgono un punto, un master di 2 livello 0,4 di primo 0,3. I corsi di perfezionamento e le borse fino a 0,4 ma se ne possono valutare solo fino al raggiungimento di 0,8 punti totali. Nello stesso gruppo le lauree triennali con valore di 0,45. Anche il voto di abilitazione non premia la meritocrazia partendo nella valutazione dal 61%.
[Per non perdere le novità di settore, iscriviti alla newsletter di FarmaciaVirtuale.it, nella tua email alle 7:00, dal lunedì al venerdì. Apri questo link]
Qualche perplessità sembrerebbe sorgere da una prima lettura nella valutazione del servizio avendo inserito il periodo più favorevole all’interno cronologico dei due decenni. In pratica se un farmacista diventa direttore di farmacia nel secondo decennio la valorizzazione del periodo rimane penalizzante nel computo totale. Gli verrà riconosciuto uno 0,2 per anno anziché 0,5 per anno. Pensiamo ad un farmacista ospedaliero che per forza deve aver fatto quasi un decennio come dirigente di 1 livello non potrà mai accedere alla valorizzazione più alta.
Scarica i criteri di valutazione generali
Scarica il documento con i criteri di valutazione generali concorso straordinario Lazio (link esterno)
Carlo Ranaudo
Non perdere gli aggiornamenti sul mondo della farmacia
Riceverai le novità sui principali fatti di attualità.
Puoi annullare l'iscrizione con un click. Non condivideremo mai il tuo indirizzo email con terzi.