Concorso straordinario Lazio, la Regione sospende le assegnazioni a Latina

Con una determina dirigenziale del 13 luglio 2016 la Regione Lazio, nella persona del direttore regionale Salute e Politiche sociali Vincenzo Panella, ha deciso di sospendere formalmente l’assegnazione delle sette sedi di Latina, in attesa della decisione del Consiglio di Stato. Il provvedimento è stato assunto – secondo quanto specificato nell’oggetto dello stesso documento, in merito alla procedura di esecuzione della sentenza numero 444/2016 emessa dal Tribunale amministrativo del Lazio, sezione di Latina – «considerando il fatto che avverso la determinazione numero G01640 del 26 febbraio 2016 – si legge nella determina – è stato promosso innanzi al Tribunale amministrativo del Lazio, sezione di Latina, ricorso per l’annullamento previa sospensiva», e «vista l’ordinanza numero 168/2016 con la quale lo stesso tribunale ha accolto il ricorso e per l’effetto ha sospeso la determina impugnata». In pratica, per decidere a chi saranno assegnate le sedi occorrerà aspettare ancora alcuni mesi. La decisione del Consiglio di Stato verterà in merito ad un appello proposto contro la sentenza del Tar n. 548 del 2013, che ha annullato la revisione straordinaria della pianta organica dello stesso comune laziale. L’udienza di discussione è stata fissata per il 20 ottobre, per cui è lecito pensare che la decisione potrà essere pubblicata non oltre il mese di novembre. L’avvocato Gustavo Bacigalupo, dello studio associato Bacigalupo-Lucidi, ha spiegato che «tale provvedimento esegue l’ordinanza del Tar di Latina n. 168 del 9 giugno, ma al tempo stesso elude – con (forse eccessiva) eleganza e principesca nonchalance – la sentenza dello stesso giudice n. 444 del 29 giugno, che in sede di giudizio di ottemperanza ha/aveva invece ordinato all’amministrazione laziale (sempre limitatamente alle 7 sedi) il ritiro della determinazione n. 1640 del 26/2/2016 riguardante le sedi offerte ai primi interpellati, e sotto parecchi punti di vista il ritiro nel diritto amministrativo è cosa ben diversa da una mera sospensione degli effetti».