Chi ha lavorato come farmacista, ma con la partita iva, come farà a calcolare il suo punteggio?

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Il farmacista (non titolare) “a partita iva” può documentare la sua attività professionale certamente con la previa comunicazione all’Asl e/o all’Ordine (quel che però non sempre accade), ma potrebbe anche essere sufficiente produrre – piuttosto che una copia autentica del registro delle fatture emesse, che difficilmente sarà ritenuto adeguato – un contratto di collaborazione con una o più farmacie (il classico co.co.co.), che tuttavia dovrebbe essere un contratto registrato ai fini fiscali, recante perciò una “data certa”.

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