concorso farmacieLa burocrazia italiana è tristemente nota per la sua lentezza, ma sei anni per la conclusione di un concorso sembrano troppi anche per i ritmi nostrani. È il caso della Campania, dove nel 2009 è stato approvato il bando per il concorso ordinario di assegnazione di sedi farmaceutiche. Dopo tre anni, nel 2012, si è tenuta la prova di esame, e da allora si è ancora in attesa della pubblicazione della graduatoria definitiva dei vincitori. Qualcosa si è mosso a marzo, con la pubblicazione delle sedi, 93, e ora la Regione sta concludendo la verifica dei titoli dei partecipanti. «È una nota dolente, vergognosa», afferma a FarmaciaVirtuale.it Rocco Tanga, presidente del Comitato salvaguardia graduatoria Concorso ordinario Regione Campania, «il concorso era in concomitanza con quello ordinario pugliese: la Puglia ha assegnato le farmacie da più di tre anni, noi stiamo ancora attendendo la graduatoria definitiva, per ragioni che la Regione attribuisce alla carenza di organico».

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«Sei anni di attesa – continua Tanga – sono ingiustificati. La prova di esame è avvenuta a luglio 2012, già in sé un tempo molto dilatato. Poi altri tre anni per avere la graduatoria, che ancora non c’è. È vero che c’è stato il problema delle comunali, col decreto di decadenza deciso della Regione e i ricorsi presentati dai Comuni, ma rimane un’attesa non giustificabile in nessuna maniera, a meno di pensare a qualche potere forte che ci gioca contro e ha presentato ricorsi strumentali». Il numero delle sedi dovrebbe essere 93, ma, spiega Tanga, una decina molto probabilmente verranno assegnate ai Comuni. Il Comitato, che è stato costituito nel 2013, in questi anni si è attivato, ha incontrato la dirigenza regionale e ha fatto appelli, anche alla ministra della Salute Beatrice Lorenzin, che però non ha risposto. «La Puglia – continua Tanga – ha controllato più di mille posizioni per il Concorso straordinario in 9 mesi, in Campania aspettiamo da un anno la verifica di un centinaio di posizioni. Fonti regionali dicono che si sarebbe a buon punto, che mancherebbero poche verifiche per terminare il lavoro».

«Ci sono colleghi – racconta Tanga – che sono disoccupati, come me, oppure che hanno più di 60 anni, e stiamo tutti vivendo una situazione insostenibile. Io per di più sono tra i primi in graduatoria. Il governatore De Luca quest’estate ha promesso pubblicamente che avrebbe sbloccato in breve tempo la situazione, sia per il concorso ordinario che per quello straordinario, che potrebbero dare un’opportunità a centinaia di colleghi e creare più di mille posti di lavoro; un’occasione unica, soprattutto in una Regione come la Campania dove la disoccupazione è un problema atavico». «Ci aspettavamo che l’iter si sbloccasse già entro quest’anno – conclude Tanga –, ma la speranza non muore mai, abbiamo fiducia che accada quanto prima. Ma se non accadrà, non ci resterà che ricorrere alle vie giudiziarie».

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