Le trattative per il rinnovo del Contratto collettivo nazionale di lavoro per i dipendenti delle farmacie private vedono una fase di sospensione. A confermare lo stallo è Alfredo Procaccini, vicepresidente di Federfarma e capo delegazione al tavolo negoziale. La posizione dell’Associazione fin dall’avvio del confronto si è basata sulla ricerca di un accordo capace di coniugare le legittime richieste del personale con la sostenibilità economica delle imprese farmaceutiche. Federfarma ha evidenziato come la farmacia abbia esteso le sue funzioni, investendo per rispondere alle esigenze della collettività. L’approccio proposto ha incluso interventi sul welfare aziendale, sulla contrattazione regionale, sulla progressione di carriera, sul congedo di maternità e sulla formazione.

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Distanza tra le posizioni economiche e interruzione del dialogo

La proposta economica iniziale di Federfarma, consistente in un incremento retributivo di 120 euro mensili, integrato da altri benefici, non è stata considerata accettabile dalle organizzazioni sindacali, le quali hanno presentato una richiesta di aumento salariale di 360 euro, valutata dalla controparte come economicamente insostenibile per le farmacie. La distanza tra le parti ha condotto, in una prima fase, all’interruzione delle trattative e alla proclamazione di uno sciopero di quattro ore nel Lazio lo scorso primo luglio. Successivamente, Federfarma ha manifestato la volontà di riaprire il dialogo, presentando il 5 agosto una proposta economica aumentata del 50%, pari a 180 euro, e concordando due appuntamenti negoziali per il 9 e il 29 ottobre 2025.

Sospensione degli incontri

Tuttavia, la decisione dei sindacati territoriali Filcams – Cgil, Fisascat – Cisl e Uiltucs della Regione Sardegna di indire uno sciopero per il 26 settembre 2025 ha determinato un’ulteriore interruzione. Secondo Procaccini, l’iniziativa ha messo in discussione la validità del percorso di confronto ripreso nei mesi precedenti. Federfarma, per chiarire la situazione, si è vista costretta a sospendere temporaneamente gli incontri di ottobre, senza però annullarli. Le prospettive sui tempi di conclusione della trattativa appaiono incerte. Federfarma, dal canto suo, ha auspicato la ripresa del negoziato in tempi brevi, finalizzata al rinnovo contrattuale che bilanci le esigenze dei dipendenti e dei datori di lavoro, riconoscendo la professionalità del personale e garantendo l’efficienza del servizio in farmacia.

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