L’11 giugno 2024 ad Amsterdam si è tenuto un evento congiunto organizzato dal Comitato permanente dei medici europei (Cpme) e dal Gruppo farmaceutico dell’Unione europea (Pgeu) per discutere le possibili soluzioni alle crescenti carenze di medicinali, dispositivi medici e personale sanitario che stanno interessando l’Europa. All’incontro hanno partecipato rappresentanti delle istituzioni, del mondo accademico e delle professioni coinvolte. La comunità dei medici e dei farmacisti ha espresso forte preoccupazione per il crescente fenomeno delle carenze di medicinali che sta compromettendo la qualità dell’assistenza ai pazienti in tutto il continente. Secondo le sigle, negli anni si è registrata una sempre maggiore carenza di alcuni dispositivi medici essenziali, spesso senza alternative disponibili sul mercato.

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Strategia europea coordinata per carenza di personale

Nell’incontro, Cpme e Pgeu hanno sottolineato come anche la carenza di professionisti sanitari stia minacciando le fondamenta dell’intero settore. Per questo motivo, le due organizzazioni hanno esortato gli Stati membri e la Commissione europea ad implementare una strategia coordinata a livello comunitario per la forza lavoro in ambito sanitario. La strategia dovrebbe dare priorità al mantenimento e al reclutamento del personale, salvaguardando i requisiti minimi di formazione e le condizioni di lavoro, oltre ad investire nella pianificazione delle risorse umane.

Necessità di soluzioni a lungo termine

Christiaan Keijzer, presidente del Cpme, ha osservato che «abbiamo bisogno di soluzioni a lungo termine che affrontino l’inadeguata implementazione delle nuove normative sui dispositivi medici e sulla diagnostica in vitro, nonché la capacità degli organismi notificati, per garantire che la sicurezza dei pazienti sia preservata. Particolare attenzione dovrebbe essere prestata alla disponibilità di dispositivi medici orfani e dovrebbe esserci un sistema prudente di incentivi che eviti la “orfanizzazione” artificiale dei dispositivi per sfruttare il sistema».

Le richieste dei farmacisti europei

Secondo Aris Prins, presidente del Pgeu, «medici e farmacisti hanno bisogno di notifiche anticipate sulle carenze. La sicurezza dell’approvvigionamento potrebbe essere ulteriormente migliorata assicurando che le aziende farmaceutiche abbiano solidi piani di prevenzione e mitigazione delle carenze e introducendo requisiti progressivi per le scorte di riserva a rotazione. Nel prossimo mandato dell’Ue, la revisione in corso della legislazione farmaceutica generale e una possibile legge sui medicinali critici offrono opportunità per proporre soluzioni».

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